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Redazione

Il NUDDU MISCATO CU NIENTE che mancava

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2020 by Redazione

di Chiara De Lucia

Dall’articolo di ieri:

“La democrazia può essere incrinata nella cronaca ma la Storia è e resta dalla sua parte”

All’omelia di Papa Francesco di oggi

“È sempre così. Sempre così. Si va avanti ma poi viene il nemico cercando di distruggere. Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio!”

Tante analogie tra le parole pronunciate oggi dal Papa e quanto scritto ieri in relazione alle commemorazioni di Peppino Impastato e di Aldo Moro.

Due ambiti all’apparenza distanti ma in fondo visceralmente legati a ciò che l’essere umano pensa, sente e vive.

La Verità, la Giustizia, la Luce vivono sempre  la stessa esperienza.

Come i due politici

“Sono morti è vero, ma sono eterni Esempi.
Sono Stimolo, Alternativa, Azione di ogni
R-ESISTENZA, dalla più piccola a quella che cambierà il mondo”

Così “La Chiesa va avanti fra le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo”.

I politici corrotti e i “mafiosi” isolano, silenziano e condannano attaccando chi “rivela” come i giudei di Antiochia “ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose” contrastano le affermazioni di Paolo  che danno tanta gioia.

I “capi” sobillano le “pie donne della nobiltà e i notabili della città” suscitando una persecuzione che conduce all’esilio perché hanno rivelato agli occhi delle genti la Giustizia.

“Il Signore – afferma il Papa – ha fatto delle meraviglie. Ma quanta fatica. Quanta fatica, per portare avanti queste meraviglie”

Lo strumento di guerra è l’invidia.
“Sempre questo sentimento amaro, amaro. Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia. E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel “Crocifiggi, crocifiggi!”, di quella tortura di Gesù. Vuole distruggere. Sempre. Sempre”…”Fino a oggi. Fino a oggi. Sempre questa lotta”…”E “o strumento di questa gelosia sono “i poteri temporali”. In questo passo si dice che “i giudei sobillarono le pie donne della nobiltà”. Sono andati da queste donne e hanno detto: “Questi sono rivoluzionari, cacciateli via”. E le donne hanno parlato con le altre e li hanno cacciati via. Le pie donne della nobiltà … E anche i notabili della città: vanno al potere temporale e il potere temporale può essere buono, le persone possono essere buone ma il potere come tale è sempre pericoloso…E sempre dietro di questo, a quel potere, ci sono i soldi…Il ricorso ai poteri temporali per fermare la Chiesa, distruggere la Chiesa, non è che uno sviluppo di quello che accade la mattina della Risurrezione. I soldati, vedendo quel trionfo, sono andati dai sacerdoti e hanno comprato la verità … E la verità è stata silenziata. Dalla prima mattina della Risurrezione, il trionfo di Cristo, c’è questo tradimento, questo silenziare la parola di Cristo, silenziare il trionfo della Risurrezione con il potere temporale: i capi dei sacerdoti e i soldi”.

L’appello, la preghiera sincera è dj per non cadere mai nella tentazione “di mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi”.

Mi permetto di aggiungere che non si tratta solo di “corruzioni evidenti” ma di piccoli e grandi favori: da un posto “al sole” ad uno di lavoro.
Se non anche di “coperture” di relazioni segrete, vizi e dipendenze personali (alcool, droga, gioco e perversioni di ogni genere).

Piccole “vendite personali” all’apparenza innocue ma che conducono a scegliere Barabba, scelta che rassicura ogni “confort zone”…Come riassume il forte e purtroppo vero dell’ultimo discorso alla radio dopo il “suicidio” di Peppino Impastato (semplicemente eccezionale il film “I Cento Passi”, https://youtu.be/HPfoiXfpgi4)

“Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della sua campagna elettorale.Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Peppino non c’è più, è morto, si è suicidato. No, non sorprendetevi perché le cose sono andate veramente così. Lo dicono i carabinieri, il magistrato lo dice. Dice che hanno trovato un biglietto: “voglio abbandonare la politica e la vita”.Ecco questa sarebbe la prova del suicidio, la dimostrazione. E lui per abbandonare la politica e la vita che cosa fa: se ne va alla ferrovia, comincia a sbattersi la testa contro un sasso, comincia a sporcare di sangue tutto intorno,  poi si fascia il corpo con il tritolo e salta in aria sui binari. Suicidio.Come l’anarchico Pinelli che vola dalle finestre della questura di Milano oppure come l’editore Feltrinelli che salta in aria sui tralicci dell’Enel. Tutti suicidi. Questo leggerete domani sui giornali, questo vedrete alla televisione. Anzi non leggerete proprio niente, perché domani stampa e televisione si occuperanno di un caso molto importante. Il ritrovamento a Roma dell’onorevole Aldo Moro, ammazzato come un cane dalle brigate rosse. E questa è una notizia che naturalmente fa impallidire tutto il resto. Per cui chi se ne frega del piccolo siciliano di provincia, ma chi se ne fotte di questo Peppino Impastato. Adesso fate una cosa: spegnetela questa radio, voltatevi pure dall’altra parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può cambiare. Voi avete dalla vostra la forza del buonsenso, quella che non aveva Peppino.Domani ci saranno i funerali. Voi non andateci, lasciamolo solo. E diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo. Ma no perché ci fa paura, perché ci dà sicurezza, perché ci identifica, perché ci piace. Noi siamo la mafia.E tu Peppino non sei stato altro che un povero illuso, tu sei stato un ingenuo, sei stato un nuddu miscato cu niente”

Ma oltre la rabbia e la disperazione resta la BELLEZZA ed è quella che oggi mi sento di celebrare.

“Sai cosa penso?…Che questa pista in fondo non è brutta. Anzi… Vista così, dall’alto … Uno sale qua e potrebbe anche pensare che la natura vince sempre … Che è ancora più forte dell’uomo. Invece non è così…
In fondo le cose, anche le peggiori, una volta fatte …Poi trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere! Fanno ‘ste case schifose, con le finestre di alluminio, i balconcini…Senza intonaco, i muri di mattoni vivi … La gente ci va ad abitare, ci mette le tendine, i gerani, la biancheria appesa, la televisione … E dopo un po’ tutto fa parte del paesaggio, c’è, esiste … Nessuno si ricorda più di com’era prima. Non ci vuole niente a distruggerla la bellezza …    E allora forse più che la politica, la lotta di classe, la coscienza e tutte ‘ste fesserie … Bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza. Insegnargli a riconoscerla. A difenderla. Sì, la bellezza. È importante la bellezza. Da quella scende giù tutto il resto. Io la invidio questa normalità. Io non ci riuscirei ad essere così…”

Bisogna essere pronti a rinunciare a tutto (e purtroppo spesso anche a tutti) per essere liberi di cercare e trovare meraviglia e  bellezza.

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Il CENTO che mancava

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2020 by Redazione


di Chiara De Lucia

Mentre leggo del giorno della Festa della Mamma (che ho sempre creduto essere la seconda domenica di maggio) mi sovviene che oggi, a Rapino, piccolo paese abruzzese, si celebra la cosiddetta Festa delle Verginelle.
Si festeggerà anche qui,  e un po’ ovunque, tra oggi e domani una festa simile.
Sulle bacheche e nelle parole di coloro che spenderanno le loro savie, illuminate e pure considerazioni in memoria di Peppino Impastato e di Aldo Moro.
Inauguro quindi “La Festa dei VERGINELLI” visto che il Sistema è prepotentemente maschile.

Sono già pronta a stupirmi di quanta saggezza verrà profusa dall’alto delle coscienze “che contano”…
Non “i famosi CENTO passi” bensì i like e le poltrone di vario ordine e grado.
Saranno tutti pronti a celebrare il coraggio di questi Uomini, di questi Eroi nazionali…
A dar spazio alla Memoria.
Osannare chi non c’è più è semplice.
Lava la coscienza senza mettere in pericolo.
Ammirare senza esporsi.
Predicare senza testimoniare.
Essere vicini perché lontani nel tempo e nello spazio, fuori dal proprio giardino.
Semplicemente perché non è più un pericolo.
Ogni gruppo dirigente, o digerente, ha un po’ assecondato e un po’ temuto alcuni fatti…
Certamente non ha “cantato”.

“Né partiti né persone possono scegliere il tempo più adatto per la loro azione. Essi devono rispondere nel momento in cui sono chiamati, commisurando l’impegno alle difficoltà da affrontare, senza alcuna distrazione o comodità. Solo è giusto conoscere le difficoltà e farle conoscere. È giusto, non ritraendosi dal compito, dire con tutta chiarezza quali ostacoli siano sul cammino e che cosa si possa e debba fare per superarli. S’intende, da parte di tutti, facendo ciascuno il proprio dovere” (Aldo Moro)

Ricordiamo quello che siamo.

“Se mi chiedete fra qualche tempo cosa accadrà… lo dico potrà esservi qualcosa di nuovo! Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani credo che tutti accetteremmo di farlo ma, cari amici, non è possibile. Oggi dobbiamo vivere Oggi. Oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà” (Aldo Moro)

Via via che gli anni sono passati si è fatta sempre più chiara la motivazione di questi DELITTI.

“”La verità non bisogna dolersi di averla detta…
Le cose che certamente non sono utili sono le cose che si nascondono, che si riducono a serpeggianti mormorazioni mentre non sono mai cattive le cose che vengono dette con sincerità”.(Aldo Moro)

Due vincitori. La Mafia e lo Stato. E quando in una battaglia ci sono due vincitori si creano  certamente problemi.

Gli omicidi del 9 MAGGIO 1978 sono facce della stessa medaglia…Medaglia che continua a pagare nella quotidianità delle scelte.

Sembra che niente sia mai ABBASTANZA grave, per quanto visibile, conosciuto e riconosciuto illegale.

“E si noti si trattava di minacce serie e temibili ma non aventi il grado di immanenza di quelle che oggi ci occupano. Il principio era stato accettato. La necessita di fare uno strappo alla regola della legalità formale (in cambio c’era l’esilio) era stata riconosciuta” …”Lo Stato italiano in vari modi dispose la liberazione di detenuti allo scopo di stornare grave danno minacciato alle persone ove essa fosse perdurata. Nello spirito si fece ricorso allo stato di necessità. Il caso è analogo al nostro, anche se la minaccia, in quel caso pur serissima era meno definita. Non si può parlare di novità né di anomalia. La situazione era quella che oggi è e conviene saperlo per non stupirsi” (Aldo Moro)

Tutto questo è vicino ad ognuno di noi.
Dunque dove siamo.
Il CENTO che mancava, quello dei passi e quello delle firme.

“Sei andato a scuola sai contare? Uno, due, tre, quattro, sai contare? Sai camminare? E contare e camminare insieme lo sai fare? Allora forza conta e cammina. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette,otto …Conta e cammina…Novantasette, novantotto, novantanove e CENTO…Lo sai chi ci abita qua? U zu’ Tanu ci abita qua!!!  CENTO passi ci sono da casa nostra, CENTO passi! (Peppino Impastato).

“Certo ho sbagliato, a fin di bene, nel definire l’indirizzo della mia vita. Ma ormai non si può cambiare. Vorrei restasse ben chiara la piena responsabilità della DC con il suo assurdo ed incredibile comportamento…Va detto con fermezza così come si deve rifiutare eventuale medaglia, come si suol dare in questo caso, e poi è vero che moltissimi amici (ma non ne so i nomi) o ingannati dall’idea che il parlare mi danneggiasse o preoccupati delle loro personali posizioni, NON SI SONO MOSSI come avrebbero dovuto. CENTO sole firme raccolte avrebbero costretto a trattare” (Aldo Moro)

Dobbiamo lottare e ribellarci.

“Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento” (Pensa, Fabrizio Moro)

“Siamo nei paraggi del maficipio di mafiopoli
del municipio di mafiopoli. E’ riunita la commissione edilizia. All’ordine del giorno:
L’approvazione del progetto Z11.
Il grande capo Tano Seduto si aggira come uno sparviero per la piazza. La commissione e’ riunita, si aspetta il verdetto. Tutti i grandi capi delle grandi famiglie indiane sedute qua. C’e’ manu cusuta, cusuta mano. C’e’ quarara calante, eccola la col suo bel pennacchio. Poi c’e’ anche l’esploratore e infine a presiedere la seduta in tutta la sua maestosita’… C’e’ il grande capo, i due grandi capi, Tano Seduto e Geronimo Stefanini, sindaco di Mafiopoli. I membri della commissione discutono, qualche divergenza, ma sono fondamentalmente d’accordo. Si stanno mettendo d’accordo nell’approvare il progetto Z11. Qualche minuto, pochi minuti e verra’ effettuato. Cosa verra’ effettuato? Fratelli, la nostra riserva indiana e’ stata finalmente aggiudicata” (Peppino Impastato)

La democrazia può essere incrinata nella cronaca ma la Storia è e resta dalla sua parte.
Sono morti è vero, ma sono eterni Esempi.
Sono Stimolo, Alternativa, Azione di ogni
R-ESISTENZA, dalla più piccola a quella che cambierà il mondo.

“Io ci sarò ancora come un punto irriducibile di contestazione e di alternativa per impedire che della DC si faccia quello che se ne fa oggi.
Per questa ragione, per una evidente incompatibilità chiedo che ai miei funerali non partecipino né Autorità dello Stato né uomini di partito. Chiedo di essere seguito da pochi che mi hanno veramente voluto bene e sono degni perciò di accompagnarmi con la loro preghiera e il loro amore”  (Aldo Moro)

Dedico ai “VERGINELLI” tre canzoni di Caparezza:
La marchetta di Popolino
(https://youtu.be/26IqjHOhFBA)

Il silenzio dei colpevoli
(https://youtu.be/vS6vZ09QEtA)

Non siete Stato voi
(https://youtu.be/d35t0Mgr6pU)

“Se voi non intervenite, sarebbe scritta una pagina agghiacciante, nella storia d’Italia. Il mio sangue ricadrebbe su voi, sul partito, sul Paese. Pensateci bene cari amici. Siate indipendenti. Non guardare al domani, ma al dopodomani”…
“E questo è tutto per il passato. Per il futuro c’è in questo momento una tenerezza infinita per voi (le persone care)…”Vorrei capire con i miei piccoli occhi mortali come ci si vedrà dopo.
Se ci fosse luce sarebbe bellissimo” (Aldo Moro)















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I cento passi

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2020 by Redazione

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La PROPOSTA che mancava

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio 2020 by Redazione

A proposito della Fase 2…Si può fare!

Ieri sera il TG3 Toscana è stato molto interessante e ricco di spunti di riflessione e di azione. Test seriologici, turismo, economia, scuola gli argomenti trattati.

(https://www.rainews.it/tgr/toscana/notiziari/index.html?/tgr/video/2020/05/ContentItem-03ea9bde-878d-4c4c-835e-b710cb81c24d.html)

In relazione all’EMERGENZA SANITARIA fondamentale l’annuncio del Presidente Rossi di 500.000 TEST SERIOLOGICI da effettuarsi entro il mese di giugno per fotografare circoscrivere e combattere l’emergenza sanitaria. Uno screening di massa per attivare più velocemente le misure previste in caso di esito positivo e tracciare gli asintomatici qualora fosse negativo.
Purtroppo la distribuzione delle mascherine a 0,50 centesimi è “ancora a macchia di leopardo” ma il sistema sta andando a regime.

Per quanto concerne l’EMERGENZA ECONOMICA l’intervista al Sindaco di Siena, Luigi De Mossi, ha evidenziato come misure condivise tra Amministrazione, albergatori e ristoratori possano essere virtuose non solo in termini economici ma anche in termini identitari e fiduciari.
“Ripartiamo insieme” è una manovra evidentemente impegnativa, “straordinaria” che si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio, agevolando in tutti i modi possibili la promozione turistica regionale ed interregionale non solo per tamponare l’emergenza economica ma per offrire una prospettiva di continuità, fiducia e sviluppo.

L’EMERGENZA SOCIALE al centro dell’intervista del Sindaco di Firenze, Dario Nardella, che con parole chiare e forti ha trattato tanti argomenti.
Breve ma intensa.
L’appello al Governo è di governare i processi, di dare risposte passando dagli annunci ai fatti con celerità. Basta promesse. Liquidità immediata e sicurezza. “Siamo ormai al limite e il rischio è quello di passare da un’emergenza sanitaria ad una economica e sociale fatta di disperazione”
Al centro della ripartenza gli “scomparsi”: donne, ragazzi e bambini.
Dall’incontro con le Ministre Azzolina, Bonetti e Catalfo Nardella esce soddisfatto e dichiara che già dalla fine di maggio Firenze è pronta a ripartire con i servizi per l’infanzia e ad attivare i centri estivi per offrire un primo supporto alle famiglie, ai bambini e agli adolescenti.
A tal proposito degno di nota e di apprezzamento è Pollicino.Zero, progetto del Comune di Firenze in collaborazione con le associazioni e le educatrici dei nidi che si sono messe a servizio della città. Progetto operativo da ieri in otto parchi cittadini, diviso in due fasce orarie, offre
spunti di attività e indicazioni pedagogiche. Semplice ma efficace per la “nuova” socializzazione dei bambini dopo un periodo di isolamento.

(https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/20_maggio_06/parte-pollicinozero-otto-parchi-73634372-8f75-11ea-984a-c64de79c849f.shtml)

(https://m.orizzontescuola.it/aule-allaperto-in-monte-scuole-non-sono-piu-un-tabu-ecco-un-esempio/?fbclid=IwAR2QHYRTMIlbKMi2NeabF8fbabqvIaHh2ZO6RZB0EXz_Cxn6Oft2E5PyRhk#.XrBtglU_Kug.facebook)

Non solo preoccupazioni o “bonus” elargiti ma anche soluzioni pratiche. Già attive.
“Tu sogna e spera veramente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà”

#toctocscandiccidovesei?

#toctocsindacofallanidovesei?

#toctocmenodirettepiudirettive

#comeprimapiudiprima

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L’ASSiSTENZA che mancava

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio 2020 by Redazione

di Elisa Romano

La condizione di forte disagio che le famiglie con disabili a carico stanno vivendo è denunciata quasi ogni giorno sui vari organi di stampa, eppure governo e amministrazioni locali sembrano fare orecchie da mercante. A Scandicci la situazione non è affatto diversa, tuttavia si continua a fingere che vada tutto bene, basta fare un bel titolo ad effetto su La Nazione per accontentare l’elettorato e avere la coscienza a posto. L’assistenza ai disabili non può fermarsi…se fate parte dell’associazione giusta. Per tutti gli altri lo slogan è sempre lo stesso, arrangiatevi.

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La PARI OPPORTUNITÀ che mancava

Di Chiara De Lucia

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2020 by Redazione

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La PARI OPPORTUNITÀ che mancava

SÌ. Oggi inizia la cosiddetta Fase 2.

NO. Non per tutti ma soprattutto non per TUTTE.

SÌ. Ancora una volta DISCRIMINATE sono anzitutto le DONNE.

SÌ. Questo il pensiero illuminato delle “delle millemila taskforce in cui sono #tuttimaschi” (cit. Beatrice Brignone, Possibile).

SÌ. Questo il risultato di millenni di politica maschile dove le PARI OPPORTUNITÀ sono state uno strumento usato a volte per lavarsi la coscienza e fare propaganda di genere e a volte per dar potere a “uomini mediocri” grazie ai meglio noti “tandem”

SÌ. Senza scuola, ora e chissà fino a quando, sarà ancora una volta l’universo femminile ad essere duramente colpito.

SÌ. DIMISSIONI MINiSTRO AZZOLINA subito, incompetente ed irrispettosa. Zero soluzioni ma soprattutto zero capacità di pensarle.

Sì. È innegabile che nonostante il “cambio di colore del Governo” nella politica italiana sia in atto già dall’anno scorso – si pensi al meeting di Verona-  una volontà di far tornare le donne,  soprattutto se MADRI, al focolare domestico.(a tal proposito RIVELO, RICORDANDO a molti, anche se so che dispiacerà, che quelli di cui oggi ostentate difesa e apprezzamento erano gli stessi governanti che definivate “indegni” perché si erano alleate con i “fascisti”).

SÌ. I bonus “una tantum” sono apprezzati ma non sufficienti. A tutti i livelli di Governo

SÌ. Senza scuola, senza un sostegno vero a favore delle lavoratrici saremo sempre penalizzate rispetto agli uomini.

NO. Non perché i figli, piccoli o adolescenti, debbano essere “parcheggiati” ma perché anche NOi, donne, giovani e bambini, abbiamo DIRITTO ad uno Stato che si occupi del pieno sviluppo di ogni Persona.

NO. L’Articolo 3 della Costituzione non è mai stato applicato. NON Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e NON sono eguali davanti alla legge, SUBISCONO distinzione di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali. SAREBBE compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

NO. Oggi non riapriro’ il mio ufficio, nell’attesa di potermi organizzare in qualche modo visto che non potro’ neanche portarli con me. E badate bene io sono FORTUNATA perché ancora posso scegliere.
Troverò quindi  “qualche ora d’aria” per andare in banca, per fare la spesa perché i miei figli potranno stare col babbo che a sua volta, a breve, dovrà tornare a lavoro.
Da quel momento in poi sarà un terno a lotto.

NO. Non potrò pagare una babysitter, come ho sempre fatto, se non guadegnero’ con e dal mio lavoro. Di qui la solita storia di bilancio.
Tra quello che spendo e quello che risparmio forse è meglio stare a casa…

NO. Non è questo il futuro che ho in mente per loro.

NO. Non è questa schiavitù che voglio che ereditino Stella e Giuseppe.

SÌ. È SOPRATTUTTO PER LORO CHE LOTTERO’ FINO A QUANDO TUTTO CIÒ NON CAMBIERÀ

SÌ. STATE PUR CERTI CHE CAMBIERÀ

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L’ASSENZA che mancava

Ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2020 by Redazione

Il 30 aprile si è tenuta una lunga (quasi tre ore) ed interessante, seppur preoccupante, Commissione Garanzia e Controllo.

Prima di ogni commento una piccola premessa.

Vi invito veramente a dedicare un po’ del vostro tempo ad ascoltare quanto riferito per conoscere meglio chi “amministra” la città perché ormai è chiaro che “senza aprire la mente gli occhi non vedono neanche l’evidenza”.

https://www.youtube.com/channel/UCM6XGCS2jcxZuVCw_EOdSkg

Non è stato discusso il primo punto all’ordine del giorno (anche se ha occupato il dibattito dal 7 al 24 minuto per poi essere ripreso per tutta la durata della Commissione) per l’assenza dei rappresentanti di Farma.net ed in particolare per l’assenza della Presidente “pro tempore” Franca Fini di cui riporto le dichiarazioni del 15 aprile in cui ha definito il prezzo delle mascherine “il migliore”. Prezzo che poi il Sindaco ha definito “sociale”  durante le sue “dirette” e che è diventato “di mercato” nelle parole dell’Assessore Anichini durante la Commissione.
Probabilmente sarebbe stato “più democratico” far votare dalla Commissione la discussione o il rinvio del primo punto. La maggioranza ha insistito molto a riguardo, a più riprese (piccolo appunto per il consigliere Francioli lei non “presiede” la Commissione ma vi partecipa come tutti gli altri)
Il Presidente Batistini, però, ha deciso e si è assunto la responsabilità politica di ri-inviare la discussione, memore del fatto che spesso a colpi di maggioranza i temi non sono stati poi affrontati “con i diretti interessati”,
Indicativo è il comportamento degli ultimi anni in cui le Commissioni non sono state convocate che ha avuto il suo apice con il gravissimo e antidemocratico atto compiuto nell’ultimo Consiglio Comunale dell’11 aprile 2019 che ha visto la maggioranza andare via sfilando le tessere per non discutere prima delle elezioni le mozioni e gli ordini del giorno presentati dall’opposizione.

Come si suol dire “chi la fa, la aspetti” perché è proprio questo il Sistema.

Schermarsi “a colpi di maggioranza”, eludere il confronto diretto per far sì che gli argomenti non siano affrontati da chi ne ha diretta responsabilità.
Gli onori devono andare di pari passo con gli oneri e non si può avere un ruolo di Rappresentanza senza risponderne a chi si rappresenta.
Essere “nominati” comporta l’assegnazione di una responsabilità che si accetta e di cui bisogna dare conto. Non solo perché si percepiscono “gettoni di presenza” ma per propria definizione e vocazione.
È completamente un non senso che “il delegato deleghi chi l’ha delegato”. Irrispettoso e certamente ambiguo.
La compresenza avrebbe chiarito e chiarirà, prima o poi, meglio ogni questione perché solo così i processi decisionali possono essere compresi appieno. Senza assenze, silenzi o ambiguità.
Ognuno per la propria parte risponderà di come ha “retto, curato, regolato e sorvegliato il buon andamento delle questioni comuni, pubbliche.

Vista comunque la disponibilità dell’Assessore Anichini a rispondere per la sua delega alle partecipate non ho voluto perdere l’occasione e stamani ho inoltrato anche a lui la richiesta di delucidazioni fatta ai Consiglieri in merito all’opportunità e alla legittimità della presenza di alcuni membri nel CDA di Farma.net nell’Associazione in Comune che ha finanziato la campagna elettorale del Sindaco e delle Liste civiche.
Resto fiduciosa di una risposta che certamente non tarderà ad arrivare vista la sua buona volontà nel dissolvere dubbi e ambiguità e ad assumersi la responsabilità politica delle risposte.

È stato poi discusso per circa due ore e mezza il secondo punto all’ordine del giorno sulle misure adottate dall’Amministrazione in questo momento di emergenza.

Imbarazzanti la vaghezza delle risposte e l’assente polso della situazione.
Certo l’eccezionalita’, la complessità e l’urgenza di un’emergenza ed in particolare di  un’epidemia non rendono facile il lavoro e non si pretendono, perché non esistono, soluzioni perfette ma almeno la consapevolezza di quel che si fa e che si è fatto sarebbe doverosa, oltre che parte di una vocazione politica e personale.
Se non si conosce come si può guidare?
Se non si ha idea del “timone”, come si fa a governarlo?
Se non si ha cognizione di causa, chi guida?

Questo non vale solo per gli Assessori ma anche per i Consiglieri di Maggioranza (a parte due consiglieri per dirla tutta) che , come da copione, non hanno minimamente idea di ciò che viene fatto, di ciò che sostengono ma sono prodighi nel mettere pezze, fare proclami e assumere posizioni ad oltranza.

Ascoltare per credere.

Ed è ancor più grave in questo momento in cui  tutte le forze politiche dovrebbero essere a conoscenza “della ratio delle scelte per la città”, per partecipare e contribuire con il loro punto di vista. Questa sarebbe la Politica con la P maiuscola. Ma qui siamo al #comeprimapiudiprima!, mai uno slogan è stato tanto veritiero!
Non ci resta, credenti o no, che unirci all’appello del Papa che oggi ha pregato per i Governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli. Dai Capi di Stato ai Presidenti delle Regioni ai Sindaci ribadendo che l’unità è superiore al conflitto.

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Fabbri del proprio destino

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Condivido l’analisi del consigliere Bencini Spesso è successo nella scorsa consigliatura ed anzi sono felice di tornare a leggere riflessioni che non posso che condividere. Ricordo che però Farma.net è un argomento scottante anche per il ruolo che le due consigliere del CDA hanno avuto nella campagna elettorale del sindaco per finanziarla e sostenerla (al M5S dovrebbe interessare come il caso “ASSOCIAZIONE IN COMUNE” sia un esempio “azzeccato” per approfondire la SPAZZACORROTTI…) In ogni caso sono scene INAUDITE che dal 2018 sono state particolarmente pesanti. Stupirsene ora è quanto meno singolare. Anche i consiglieri che oggi “hanno deviato” dal volere della maggioranza sapevano benissimo chi era e come si comportava Sandro Fallani anche quando lo hanno comunque sostenuto e con lui sono stati eletti. “Chi la fa la aspetti”. Con calma e in settimana guarderò e ascolterò il Consiglio Comunale (c’ho provato ieri ma l’audio era basso devo concentrarmi di più). Per ora è evidente che le domande che mi sorgono spontanee sono: quanto vale un posto di maggioranza? Quanto Italia Viva resisterà compatta visto che si è spaccata su questo emendamento così importante per democrazia, trasparenza, responsabilità e garanzia? Le altre due consigliere infatti si sono astenute “presumibilmente” per “non mandare sotto la maggioranza”… Difficile credere a distanze politiche con il proprio capogruppo. Mi ricorda qualcosa dell’ex gruppo misto (anche se con “rapporti di genere” invertiti…e non ha portato bene neanche alla storia di chi oggi è ancora nel posto di maggioranza, non solo di chi è andato all’opposizione). In ogni caso Sandro Fallani almeno alla seconda elezione è stato sincero “Come prima, più di prima” Sta certamente onorando la sua promessa elettorale

Qualcuno aveva avvisato che avremmo dovuto viverla come una “minaccia” e non “come un’opportunità”#fabbridelpropriodestino

Buon weekend e a prestissimo

https://www.facebook.com/portavocebencini/posts/2636001756650823

Filed Under: Politica locale, Pubblica utilità, Riflessioni, Uncategorized Tagged With: aria che mancava, associazione in comune, Chiara De Lucia, fabbri del proprio destino, spazzacorrotti

La DIGNITÀ che mancava

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2020 by Redazione

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La DIGNITÀ che mancava.

01.05.2019
Mentri molti guadagnano immeritatamente un lavoro (se non IL lavoro) stando dalla parte giusta della barricata altri sono disposti ad ogni umiliazione pur di averlo.
Qualcuno muore perché qualcun’altro ha risparmiato sulla sua vita tirandone le fila.
Qualcun’altro perché ne resta senza e non sa cosa fare.
È una lotta al ribasso.
Sono orgogliosa quindi delle parole di mio fratello che con la sua azienda LAVORA per permettere ad altri di pretendere che il  LAVORO metta tutti in una condizione di vita libera e dignitosa e che diventi realmente  il fondamento della Repubblica non prostituzione fisica e mentale anche quella è morte.
Allego volentieri un libro e una poesia di “Uomini al lavoro” scritto da Maria Angela Rossi.
LA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO … BISOGNA PARTIRE DALLA SCUOLA !
Di Costantino De Lucia
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=410881823065241&id=228406741312751

01.05.2020

01.05.2020

La DIGNITÀ che mancava.

Oggi più che mai, in questa continua guerra al ribasso, i DIRITTI vengono ELEMOSINATI.
Bisogna raccomandarsi per avere anche ciò che dovrebbe essere garantito.
Esiste un privilegio tanto nell’agio quanto nel DISAGIO che costringe alla schiavitù del pensiero e delle opere. Le persone vengono MAN-TENUTE dal Sistema che invece dovrebbe metterle nella condizione di MAN – TENERSI.
Si “concede” per creare teste chine e mani legate. 
Quanto dovrebbe essere FONDAMENTO diventa CONTRATTAZIONE perenne.
È ora di finirla ed ogni momento è quello giusto perché in ogni piccola scelta quotidiana si decide il MONDO che stiamo consegnando a nostri figli oltre che a noi stessi.

CASA E PANE QUOTIDIANO sono necessari alla lotta contro ogni solitudine e Il LAVORO è l’unico strumento per RESTITUIRE ad ogni PERSONA DIGNITÀ e LIBERTÀ.

Concludo con una testimonianza e con una preghiere.

Il primo è un articolo che racconta come il rispetto e la collaborazione fra imprenditori e lavoratori rende entrambe le parti consapevoli di CAMMINARE INSIEME richiamando ancora una volta l’azienda di mio fratello che è ESEMPIO di utile e umanità.

http://www.rete8.it/news/cronaca/chieti/

La seconda è l’omelia di oggi di Papa Francesco. Atroce e senza limiti sarà la lotta contro di Lui da parte di chi è addirittura arrivato a definirlo capo del complotto giudaico massone. Intendiamoci questo COMPLOTTO esiste ed è stato ben visibile a Verona lo scorso anno ma è uno “specchio riflesso: chi lo dice lo è”…Di solito si accusano gli altri per nascondere ciò che si è. La Scrittura deve compiersi e Papa Francesco lo sa “Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità”.

“Dio creò. Un Creatore. Creò il mondo, creò l’uomo e diede una missione, all’uomo: gestire, lavorare, portar avanti il creato. E la parola “lavoro” è quella che usa la Bibbia per descrivere questa attività di Dio: “Portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro”, e consegna questa attività all’uomo: “Tu devi fare questo, custodire quello, quell’altro, tu devi lavorare per creare con me – è come se dicesse così – questo mondo, perché vada avanti”. A tal punto che il lavoro non è che la continuazione del lavoro di Dio: il lavoro umano è la vocazione dell’uomo ricevuta da Dio al fine della creazione dell’universo.

E il lavoro è quello che che rende simile l’uomo a Dio, perché con il lavoro l’uomo è creatore, è capace di creare, di creare tante cose, anche creare una famiglia per andare avanti. L’uomo è un creatore e crea con il lavoro. Questa è la vocazione. E dice la Bibbia che “Dio vide quanto aveva fatto ed ecco, era cosa molto buona”. Cioè, il lavoro ha dentro di sé una bontà e crea l’armonia delle cose – bellezza, bontà – e coinvolge l’uomo in tutto: nel suo pensiero, nel suo agire, tutto. L’uomo è coinvolto nel lavorare. È la prima vocazione dell’uomo: lavorare. E questo dà dignità all’uomo. La dignità che lo fa assomigliare a Dio. La dignità del lavoro.

Una volta, in una Caritas, a un uomo che non aveva lavoro e andava alla Caritas per cercare qualcosa per la famiglia, un dipendente della Caritas ha detto: “Almeno lei può portare il pane a casa” – “Ma a me non basta questo, non è sufficiente”, è stata la risposta: “Io voglio guadagnare il pane per portarlo a casa”. Gli mancava la dignità, la dignità di “fare” il pane lui, con il suo lavoro, e portarlo a casa. La dignità del lavoro, che è tanto calpestata, purtroppo. Nella storia abbiamo letto le brutalità che facevano con gli schiavi: li portavano dall’Africa in America – io penso a quella storia che tocca la mia terra – e noi diciamo “quanta barbarie” … Ma anche oggi ci sono tanti schiavi, tanti uomini e donne che non sono liberi di lavorare: sono costretti a lavorare, per sopravvivere, niente di più. Sono schiavi: i lavori forzati … sono lavori forzati, ingiusti, malpagati e che portano l’uomo a vivere con la dignità calpestata. Sono tanti, tanti nel mondo. Tanti. Nei giornali alcuni mesi fa abbiamo letto, in quel Paese dell’Asia, come un signore aveva ucciso a bastonate un suo dipendente che guadagnava meno di mezzo dollaro al giorno, perché aveva fatto male una cosa. La schiavitù di oggi è la “indignità” nostra, perché toglie la dignità all’uomo, alla donna, a tutti noi. “No, io lavoro, io ho la mia dignità”: sì, ma i tuoi fratelli, no. “Sì, Padre, è vero, ma questo, siccome è tanto lontano, a me fa fatica capirlo. Ma qui da noi …”: anche qui, da noi. Qui, da noi. Pensa ai lavoratori, ai giornalieri, che tu li fai lavorare per una retribuzione minima e non otto, ma dodici, quattordici ore al giorno: questo succede oggi, qui. In tutto il mondo, ma anche qui. Pensa alla domestica che non ha retribuzione giusta, che non ha assistenza sociale di sicurezza, che non ha capacità di pensione: questo non succede in Asia soltanto. Qui.

Ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora, è calpestare la dignità umana, anche la dignità di quello che fa l’ingiustizia: si abbassa il livello e si finisce in quella tensione di dittatore-schiavo. Invece, la vocazione che ci dà Dio è tanto bella: creare, ri-creare, lavorare. Ma questo si può fare quando le condizioni sono giuste e si rispetta la dignità della persona.

Oggi ci uniamo a tanti uomini e donne, credenti e non credenti, che commemorano oggi la Giornata del Lavoratore, la Giornata del Lavoro, per coloro che lottano per avere una giustizia nel lavoro, per coloro – imprenditori bravi – che portano avanti il lavoro con giustizia, anche se loro ci perdono. Due mesi fa ho sentito al telefono un imprenditore, qui, in Italia, che mi chiedeva di pregare per lui perché lui non voleva licenziare nessuno e ha detto così: “Perché licenziare uno di loro è licenziare me”. Questa coscienza di tanti imprenditori buoni, che custodiscono i lavoratori come se fossero figli. Preghiamo pure per loro. E chiediamo a San Giuseppe – con questa icona tanto bella con gli strumenti di lavoro in mano – che ci aiuti a lottare per la dignità del lavoro, perché ci sia il lavoro per tutti e che sia lavoro degno. Non lavoro di schiavo. Questa sia oggi la preghiera”

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La COMMISSIONE che mancava

Ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2020 by Redazione

La Commissione che mancava di Chiara De Lucia

Domani alle 17.00 si terrà la Commissione Garanzia e Controllo richiesta dal Presidente Batistini a seguito della questione sul prezzo applicato dalle Farmacie Comunali sulle mascherine. Oltre a questo tema verranno discusse e affrontate anche le altre misure adottate da questa Amministrazione per affrontare l’emergenza Covid 19.

Oggi ho scritto ai Consiglieri Comunali che compongono la Commissione:
Leonardo Batistini (Presidente, Lega Salvini Premier)
Bruno Francesco Tallarico (Vice Presidente, Movimento 5 Stelle),
Fausto Merlotti, Tommaso Francioli e Laura D’Andrea (Partito Democratico)
Alessandro Vari (Lista Civica Sandro Fallani Sindaco),
Alessio Babazzi (Scandicci a Sinistra)
Stefano Pacinotti ( Italia Viva),
Enrico Meriggi (Lega Salvini Premier) e
Luca Carti (Centro Destra per Scandicci Forza Italia – Udc).

Ho chiesto loro di occuparsi, nelle varie ed eventuali, di porre dei quesiti in merito alla questione relativa ad Associazione in Comune (www.associazioneincomune.it) visto che saranno presenti alcune delle persone che potrebbero far chiarezza a riguardo.

Di seguito il testo.

Lettera ai Componenti della Commissione Comunale di Garanzia e Controllo – SCANDICCI

Domani si svolgerà la Commissione Garanzia e Controllo che ha all’o.d.g. il tema delle misure adottate in questo periodo di pandemia.
Uno degli aspetti più controversi è legato al prezzo delle mascherine applicato dalle farmacie comunali.
Farma.net, nella sua partecipazione pubblica, è rappresentata da persone nominate nel 2014. Sarebbe opportuno, nell’occasione, che il Presidente Batistini, il vice Presidente Tallarico ed i Consiglieri, di maggioranza e opposizione, chiedessero, nell’ambito delle varie ed eventuali, delucidazioni riguardo l’Associazione in Comune.
Per parte nostra, noi abbiamo denunciato, in ogni forma e luogo, la gravità dell’operato di un’associazione di promozione sociale – in cui è vietata qualsiasi raccolta fondi per propaganda – a sostegno e finanziamento della campagna elettorale del sindaco, delle liste civiche a lui riconducibili e di quella di Scandicci a Sinistra.
D’altronde molte sono le implicazioni con la classe dirigente che amministra la città.
Perciò si richiedono chiarimenti in termini di organigramma, di bilancio, di scopo e di coinvolgimento di persone che hanno assunto cariche rappresentative nel Governo della Città sin dal 2014, tanto nelle partecipate quanto nell’Amministrazione.
A titolo di esempio si pongono alcune domande a cui speriamo che la Commissione possa dare risposte o che conducano ad ulteriori approfondimenti tramite convocazione di una nuova Commissione Garanzia e Controllo o di una Commissione di Inchiesta:

  1. persone nominate da un sindaco in una partecipata possono costituire un’associazione che finanzia la campagna elettorale per la sua rielezione? Nel caso delle ultime comunali i finanziamenti concessi e dichiarati a favore di Sandro Fallani e delle liste civiche della sua maggioranza ammontano a 23.000 euro su un totale raccolto di circa € 43.000,00, come risulta dal sito www.associazioneincomune.it (unica traccia trovata di Associazione in Comune);
  2. possono essere considerati contribuzioni legittime ai sensi e per gli effetti della Legge n.3 del 9 gennaio 2019 i detti finanziamenti: € 10.000,00 al candidato sindaco Sandro Fallani, € 3.000,00 alla lista civica il Colore del Rispetto, € 2.000,00 alla lista Scandicci a Sinistra e € 8.000,00 alla lista civica Sandro Fallani con committente responsabile l’attuale assessore Lombardini Barbara e “delegata” la consigliera di Farma.net Franca Fini?
  3. è troppo sperare che la Commissione Garanzia e controllo faccia luce una volta per tutte sulle ombre e riempia silenzi imbarazzanti e preoccupanti per la città?

Buon lavoro! Saluti.
Chiara De Lucia

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