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Cultura

Familicidio di un Familismo Amorale

Ultimo aggiornamento: 28 Novembre 2019 by Redazione

Parole forti quelle di Renzi nell’intervista a Repubblica sull’inchiesta Open.
“Renzi difende la Fondazione. E attacca i pm: “Un tempo cercavano il mostro di Firenze, ora il senatore di Scandicci”.
Renzi sa benissimo che in questione non c’è un’unica fondazione ma un Sistema.
Per una volta siamo d’accordo.
Non ci dovrebbe essere una “caccia alle streghe” ma l’applicazione di norme e regole già ben definite e riassunte anche nella cosiddetta “spazzacorrotti”.
Lo Stato è il primo che è chiamato a vigilare ma spesso, di fronte a questioni simili, appare purtroppo poco interessato ad indagare e arriva sempre “post scandalo”.
Renzi sa che cavalcare l’argomento in prima persona è l’unico modo per affrontarla e potrebbe contemporaneamente anche essere la leva su cui “intenerire i forzisti” che tanto sta corteggiando (Carfagna in primis)
Governare una situazione come questa non è affatto scontato dati gli aspetti economici e relazionali che sono in gioco.
Viva deve subito affrontare la sua più grande sfida: il “familicidio” di parenti, amici, collaboratori, volontari, persone vicine e stimate.
Il Sistema è esistito ed esiste.
Chiunque può  capirlo, immaginarlo e vederlo. Unica soluzione sarebbe un’ammissione di colpa  con esemplare punizione degli “ideatori” di questo circolo vizioso.
Non è vietato ed anzi ben venga il contributo economico ad un’idea, ad un progetto politico ma nei canali deputati. Certo non è colpa di chi in buona fede si fida e chiede un IBAN senza  chiedere né chiedersi “dove andrà a finire il suo contributo” .
Altri, però, sanno che “potrebbe essere intesa” come un “do ut des”.
Eppure si cerca, anche dinanzi a quadri già all’apparenza poco chiari, di insabbiare, di archiviare, di far finta di nulla, di non smuovere le acque.
Un punto zero, al contrario, è necessario.
Ed ognuno deve perseguirlo nel proprio vivere.
Ad esempio, qui, bisognerebbe cominciare ad approfondire certe dinamiche per capire come mai Scandicci sia “protagonista” e/o scenario di tante vicende locali e nazionali.
Il caso Consip e i suoi legami col territorio, Carlo Russo e tanti personaggi catapultati in luoghi derimenti solo perché “vicini” al potere. E così dalla Nazione alla città (Scandicci) e finanche ad un quartiere (penso, ad esempio, a Badia a Settimo e alla zona industriale dove avvenne la sparatoria legata ad Andrea Bacci).
Ora abbiamo anche Lady Leopolda. Dio ce ne scampi e visto che non manca più nessuno, proviamo a trovare anche i due liocorni
Ritorna quindi alla cronaca, se si ha il coraggio della notizia, la questione di “Associazione in Comune”, già denunciata il 22.05.2019 intorno alle ore 16.00 (dettaglio non indifferente per alcune vicende che racconteremo in un prossimo futuro), dove evidenti sono le similitudini nei meccanismi.
Associazione in Comune
è una “copia di mille riassunti”, una specie di “gruppo di pressione”, di “lobby” in cui elezioni, amministrazione, politica, partecipate, aziende, lusso, costruzioni, associazionismo e addirittura ordini religiosi costituiscono una sorta di “altro.partito”…
Molte quindi le assonanze con la Fondazione Open e con la sua narrazione.
Ciò che si è richiesto e continua a richiedere è una spiegazione.
Se si analizza oggettivamente la questione,
“in sé” questa vicenda potrebbe suggerire quanto meno un “caso esemplare” del cosiddetto “spazzacorrotti” perché ne ha il “physique du role” con gravi conseguenze pecuniarie e di “daspo” dalla vita pubblica.
Solo ipoteticamente però perché a Scandicci
viviamo nel privilegio e tutto sommato va bene così.

(https://www.repubblica.it/politica/2019/11/27/news/fondazione_open_reazioni_renzi_salvini-242032113/)

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/giglio-tragico-ndash-indagata-anche-ldquo-lady-leopolda-rdquo-219913.htm
http://www.associazioneincomune.it/

Filed Under: Politica locale, Riflessioni

#Nonènormalechesianormale

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2019 by Redazione

“Non è normale che sia normale”

La questione femminile è derimente.
Credo fermamente che ogni momento dedicato ai diritti delle donne sia un’occasione per l’intera comunità, soprattutto per quella più fragile o più giovane.
Non è un caso che ovunque le donne, i poveri e i giovani siano il nucleo preponderante dell’astensionismo in quanto abbandonati dallo Stato, dal Pubblico che dovrebbe invece proteggerli e offrire loro opportunità, un concetto completamente differente dal pietismo e dall’assistenzialismo a cui siamo abituati in questo Paese a tutti i livelli.
Spesso, infatti, ci si sente abbandonati e quindi in trappola.
Bisognerebbe che le denunce avessero effetti immediati e che non si aspettasse come “prova di reato” il verificarsi di una tragedia.
Non si può lasciare nessuno alla mercé del proprio carnefice.
Noto è l’impegno dell’Onorevole Carfagna a riguardo. In questi giorni in particolare sta conducendo una battaglia “rivoluzionaria” per la sua semplicità. Violare una “restrizione” deve costituire una flagranza di reato, senza alcuna interpretazione. Non si può far vivere le persone nella paura, nel terrore costante per di più costatando che questo sistema miete vittime perché si aziona spesso quando ormai è troppo tardi. (https://alleyoop.ilsole24ore.com/2019/11/22/carfagna-fondi-ritardi-la-lotta-alla-violenza-le-donne-la-strada-lunga/)
Ogni atto violento che viene giustificato seppur parzialmente (“il famoso se l’è cercata”) ne genera molti altri per emulazione.
La violenza sta assumendo le più crudeli forme, (fisica, verbale, psicologica, economica, tecnologica, etc.) spesso perpetuate quotidianamente, in strada ma anche nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, al fine di rendere la persona vittima di violenza “ancella e schiava” dell’orrore e della paura 
Sottile è diventata la violenza e ancor di più la sua giustificazione che si annida nei “tentacoli” di un perbenismo bigotto e pericoloso e in una “legge che non protegge”
È quindi un percorso collettivo e di lungo periodo – politico, culturale, istituzionale e legale – che coinvolge ogni parte del sé (individuo, famiglia, scuola, comunità e Stato).
C’è molto lavoro da fare, molta fatica ma non si può più restare immobili di fronte alla crudeltà dei nostri tempi.
“Non è normale che sia normale (la Poesia sfida il femminicidio)  #femminicidio #canzone” https://youtu.be/Jq20gRdhlgI

Filed Under: Politica locale, Pubblica utilità, Riflessioni Tagged With: #nonenormalechesianormale, Chiara De Lucia, Chiara De Lucia Pari Opportunità, Chiara De Lucia Scandicci, Commissione Pari Opportunità, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, Non è normale che sia normale Firenze Scandicci

LaPariOpportunità che mancava

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2019 by Redazione

Un racconto di violenza e omertà, consenso e sciacallaggio ma soprattutto di speranza.

Ieri tre eventi, all’apparenza molto distanti, mi hanno davvero distrutta, fatto male, chi mi ha visto o ascoltato lo sa. Prima la rabbia – ho addirittura urlato per sfogarmi – e poi il pianto, per fortuna intervallato dal lavoro e da persone care.
Il mio evidente turbamento,  ha fatto venire gli occhi lucidi ad almeno  tre dei miei interlocutori.
Bisogna tornare UMANI.
C’è bisogno di scegliere cosa essere.
Se si continua  a “guardare solo al proprio giardino”  troppi bambini, donne e uomini ne resteranno schiacciati.
Abbiamo tutti la responsabilità del prossimo.
Dobbiamo essere consapevoli che ogni scelta determina echi inimmaginabili, sia nel bene che nel male. Ed oggi il mio vaso è traboccato perché ho visto troppo male.

PRIMO ATTO

Tutto è iniziato quando a Piazza Pulita ho ascoltato il monologo del giornalista Stefano Massini che riguardava la neonata trovata morta a  Campi Bisenzio, a pochi chilometri da qui. Ciò che ho trovato assurdo e a tratti destabilizzante è stato il presupposto che tutti si sarebbero posti la domanda sull’etnia della bambina che presupponevano certamente “straniera” tanto da intitolare il servizio “il razzismo che è in me”.
L’esigenza del NEMICO altro da noi.
Questo taglio mi ha sconcertata. 
Neanche nell’anticamera del cervello mi sono posta codesta domanda e sono fortemente scettica rispetto a questa “narrazione” perché, sarà una fortuna,  nessuna delle persone con cui ne ho parlato si è posto o mi ha posto “la questione”. La bimba, sua madre, i farmacisti, la vita che nasce per sprofondare nel buio. Ecco di cosa abbiamo parlato.
Non nell’altro si annida il nemico ma nel proprio IO.
 
SECONDO ATTO

Articolo de La Nazione e notizia dell’intitolazione della Panchina Rossa a Stella in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Certamente è un gesto importante, denso di significato e apprezzo il programma dell’Amministrazione anche perché molte delle iniziative promosse le ho fortemente volute.
Il rapporto con l’Arma dei Carabinieri e la fortuna di avere qui a Scandicci “Una stanza tutta per sé” (progetto completamente dedicato alle donne che ho presentato sia da consigliera che da volontaria della Cdp di Vingone), il legame con la Lila e con le Farmacie Comunali per la lotta all’Aids sono state iniziative che ogni anno mi hanno lasciato molto. Vi invito quindi a partecipare e mi permetto di consigliare di aggiungere anche la visione del film L’Affido, proiettato dall’Associazione Amici del Cabiria,  sempre attenta e sensibile nel dedicare a questa giornata un proprio lunedì, quest’anno in collaborazione con Artemisia (https://www.amicidelcabiria.it/la-febbre-del-lunedi-sera/item/263-l-affido).
Vi chiederete a questo punto, sempre se ci siete ancora, allora cosa c’è che non va?
Un retroscena che si trascina da troppo tempo.
Stella è sepolta presso il cimitero di San Colombano anche se, per suo credo, dovrebbe essere cremata. L’Assessore Capitani si era molto prodigata per capire cosa dover fare per rispettare ilsuo Aldilà. Pare che ci voglia l’autorizzazione del parente più prossimo, quindi quella del marito, del suo assassino.
Oltre la vita anche l’eternita’ si inchina alla violenza.
Ho r.iproposto spesso questo tema fra il 2018 e il 2019. L’ho volutamente tenuto fuori dalla campagna elettorale (non ho nulla da.guadagnare ormai, potete credermi) e trattato nelle commissioni.
Avevo proposto un evento a settembre 2018 per la riapertura delle scuole dal titolo “dal muro di Sofia al Cielo di Stella” ma secondo l’Amministrazione non era il caso.
Poi proprio durante la Commissione che “approvava” le Panchine Rosse come simbolo della lotta in città al femminicidio da.inaugurarsi in.occasione dell’8 marzo, quindi tra gennaio e febbraio 2019,  quando le consigliere Bambi e Franchi hanno chiesto notizie a riguardo sono state praticamente “aggredite e accusate di sciacallaggio”. Consiglio la lettura delle sbobinature.
Ma l’apice l’ho toccato ieri quando una persona che ho sempre creduto “in prima linea” su queste questioni (sono così delusa che preferisco rimanga innominata) quando le ho chiesto di occuparsene, dopo avermi fatto due o tre domande ha concluso dicendo “pensiamo alle vive e non alle.morte”.
Ci si è fermati alle celebrazioni e all’eventistica    La mancanza di interesse e di investimenti per progetti di autodeterminazione delle donne sono stati i motivi della mia dimissione.
Un passo in avanti però poi c’è stato. Sotto la Presidente D’Andrea il Sindaco è stato più presente nelle iniziative e sono state finanche concesse delle spese di rappresentanza., più o meno durante il periodo della campagna elettorale.
Bene, un altro risultato ottenuto, seppur in differita, e frutto di una mia battaglia.
Bisogna investire sui DIRITTI sulle UGUALI OPPORTUNITÀ sulla CULTURA DEL RISPETTO.
Sembra scontato.ma proprio non lo è.
Oggi ho visto crollare una colonna per me importante, una persona che ho sempre ascoltato e rispettato.
È stata un’altra pugnalata.
Per fortuna l’altra mia vera COLONNA non crollerà mai perché è roccia, albero e sensibilità. Se si parla di Pari Opportunità a Scandicci non si può che ringraziare per il lavoro svolto Annalisa Scopinaro.

TERZO E ULTIMO ATTO

Dulcis in fundo, dopo aver letto il giornale decido di fare due passi e arrivata nell’area pedonale ho visto  disteso su una panchina un ragazzo. C’erano circa cinque persone che lo stavano osservando oltre me. C’era chi faceva foto/video, chi lo guardava con disprezzo e chi con paura.. Mi sono avvicinata e ho chiesto al ragazzo se si sentisse bene, dopo avermi rassicurato sulle sue condizioni fisiche mi ha detto che non aveva niente da fare né un lavoro o una casa o un amico da perdere. Si è definito solo e disperato.
Gli.ho detto che anche per me non era una giornata semplice e abbiamo preso un caffè e una pasta insieme e poi è andato via. Sono tornata più volte a cercarlo e non c’era più. Non so se semplicemente si è spostato o se quei pochi passi insieme possano averlo alleggerito un po’.
Mi piace pensare di sì.
(Se qualcuno è fan di Massini sappia che era giovane, gradevole all’aspetto, bianco e fiorentino)

È necessario essere responsabili per gli altri perché in questo mondo inumano sempre più spesso la differenza tra noi e l’altro, tra la  bambagia e la disperazione, fra la vita e la morte è un attimo.
Tutto distrugge ciò che è solo e quindi già fragile.
Bisogna davvero “seminare quanto.si spera di raccogliere” e non perdere ancora del tempo prima di capire che “va fatto agli altri solo quello che vorremmo per noi” altrimenti un boomerang sarà li ad attenderci, come uno specchio sulla cima dell’Everest che aspetta qualcuno da riflettere.
Il cammino è lungo ma prosegue
#lottaallesolitudini
#laPrimaveraarrivera’

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Andrea Scanzi in teatro a Scandicci il 23 aprile 2019 (Ingresso Gratuito)

Lo spettacolo "E pensare che c'era Giorgio Gaber" di Andrea Scanzi arriva a Scandicci

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2019 by Redazione

Martedì 23 aprile andrà in scena, al teatro Aurora di Scandicci, lo spettacolo “E pensare che c’era Giorgio Gaber” di Andrea Scanzi. Lo spettacolo è gratuito e aperto a tutti fino a esaurimento posti. Andrea Scanzi sarà presente a Scandicci già alle 19 per un incontro con Aria che mancava, anch’esso a ingresso libero. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare!

Lo spettacolo nasce da un’idea del giornalista e scrittore Andrea Scanzi, gaberiano doc. E pensare che c’era Giorgio Gaber racconta del Gaber teatrale, quello che ha il coraggio di lasciare la popolarità televisiva, e che, con Sandro Luporini, entra nella storia.

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Morgan a Scandicci per ‘Il libro della vita’ (3 febbraio 2019)

Morgan domenica 3 febbraio sarà all'Auditorium del Centro Rogers in piazza della Resistenza a Scandicci

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio 2019 by Redazione

Morgan a Scandicci per il Libro della vitaLa rassegna “Il libro della vita” porta in scena Morgan, che sostituisce, rispetto al programma già noto, l’intervento di Massimo Bray. Morgan, domenica 3 febbraio 2019 alle ore 11, parlerà di “Centuria. Cento piccoli romanzi fiume” di Giorgio Manganelli. La location è quella dell’Auditorium del Centro Rogers in piazza Resistenza. [Read more…] about Morgan a Scandicci per ‘Il libro della vita’ (3 febbraio 2019)

Filed Under: Cultura Tagged With: cantautori, febbraio 2019, libri, libro della vita, morgan

Biblioteca di Scandicci: dal 17 gennaio la mostra di Arianna Papini

La Biblioteca Comunale di Scandicci ospiterà la mostra di Arianna Papini, illustratrice del libro "Si Può"

Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2019 by Redazione

Mostra alla biblioteca di Scandicci
Dalla copertina del libro di Beatrice Masini e Arianna Papini

Dal 17 gennaio fino al 16 febbraio 2019 la Biblioteca Comunale di Scandicci ospiterà una mostra dedicata alle illustrazioni di Arianna Papini contenute nel libro “Si Può”, con testi a cura di Beatrice Masini. Si tratta di immagini che raccontano il viaggio e le difficoltà di una famiglia che perde uno dei suoi componenti. [Read more…] about Biblioteca di Scandicci: dal 17 gennaio la mostra di Arianna Papini

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Video intervista all’attrice Gianna Giachetti

Vincenzo Zappia intervista l'attrice Gianna Giachetti, ospite il 18 novembre 2018 al Centro dell'Arte Vito Frazzi

Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre 2018 by Redazione

Domenica 18 novembre 2018 la bravissima attrice Gianna Giachetti è stata ospite al Centro dell’Arte Vito Frazzi di Scandicci. Gianna Giachetti ha operato nel cinema, alla radio e soprattutto nel teatro. In seguito all’incontro, al fine di approfondire la conoscenza della sua esperienza professionale, è stata prodotta, a cura di Vincenzo Zappia, Direttore Artistico per le Arti Visive dell’associazione, la seguente video intervista.

La dedica di Vincenzo Zappia:

Attrice vera, generosa, sempre pronta a rimboccarsi le maniche. Brava Gianna! Ho dedicato volentieri a te questa intervista. Grazie. Grazie anche ad Annalisa Scopinaro, Rosalba D’Ettorre, Ivan Zappia, Daria Aleshina.

Filed Under: Cultura Tagged With: scandicci, video, Vincenzo Zappia

Cinema Cabiria: la programmazione completa dei lunedì sera

Al cinema Cabiria di Scandicci torna 'La febbre del lunedì sera'

Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2018 by Redazione

Cinema Cabiria di Scandicci: programmazione del lunedìL’associazione culturale Amici del Cabiria di Scandicci inaugura il 22 ottobre la prima proiezione della serie “La febbre del lunedì sera“, un appuntamento settimanale che accompagnerà i cittadini per mesi e che vedrà ospiti numerosi registi. Lunedì 22 ottobre, in occasione della prima serata, è prevista un’inaugurazione con prosecco. [Read more…] about Cinema Cabiria: la programmazione completa dei lunedì sera

Filed Under: Cinema Tagged With: cinema cabiria programmazione, febbre lunedì sera, scandicci cinema, uci

Libri su Scandicci

I libri che parlano della città di Scandicci e delle sue frazioni.

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre 2018 by Redazione

Raccogliamo in questo articolo un elenco non esaustivo dei libri su Scandicci, riguardanti la storia della città, il suo territorio e i monumenti più significativi. Nonostante alcuni dei testi siano attualmente fuori commercio, li si può comunque reperire usati sui principali store online italiani, oppure in biblioteca. [Read more…] about Libri su Scandicci

Filed Under: Letteratura e teatro Tagged With: libri scandicci

Dostoevskij, Nietzsche e Dio

Notazioni di lettura incrociate su Ipsilonaccadoppiavuacca nell’epilettico barbuto e nel sifilitico emicranico

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2018 by Redazione

Dostoevskij non ha mai conosciuto – né tantomeno letto – Nietzsche. Viceversa il tedesco ha letto il russo e la lettura de qua fu per la sua sensibilità iperirritabile folgorante, tale da irradiare e innervare la seconda parte sua vita (prima lo erano state le frequentazioni assidue dei testi di Schopenhauer, Wagner, Rèe – tutti poi decostruiti e seppelliti) – scrive di lui nei frammenti postumi (memorandum: per Nietzsche nulla è più importante dell’essere uno psicologo, nel senso peculiare da lui inteso e il divino è spiccatamente fenomeno psicologico): «Io conosco un solo grande psicologo» – altrove dirà addirittura: «uno psicologo a me superiore e superiore a Stendhal» – «ovvero Fedor Dostoevskij». [Read more…] about Dostoevskij, Nietzsche e Dio

Filed Under: Riflessioni Tagged With: Cristo, Dio, Dostoevskij, Nietzsche, Paradiso psicologico

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