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Politica locale

La DELEGA che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Tutto è compiuto (o quasi)
La Giunta è fatta (a parte le deleghe)
La maggioranza è compatta (anche se sembra una partita a poker)
Perché ora questa “brutta nota” del braccio di ferro tra PD e Italia Viva? (non sono già al Governo insieme? Non erano la stessa cosa fino a poco tempo fa?)
Via, su, risolviamola che è passato un mese e qui c’è da amministrare una Regione e governare processi.
Troviamo “la quadra” oltre che la “squadra”
D’altronde si può tirare un respiro di sollievo visto il pericolo “scampato”.
Inoltre le poche notizie filtrate già da primavera erano:
– Monni e Spinelli in giunta (un bene, in quanto due donne piene di esperienza e valore a cui va il nostro buon lavoro)
– Merlotti consigliere regionale.
“il Giani farà tutto ciò che serve per far rientrare Merlotti in quanto la loro amicizia va avanti da anni” (poco importa come abbia agito e come si sia comportato in questi anni come segretario di partito)
– il Rossi in giunta a Signa perché serve essere amministratori per poi candidarsi successivamente in qualche “vicenda” prossima che miri all’Europa.
Tutto ciò che doveva essere è stato.
Mi auguro che questa partita (durata sin troppo) si chiuda che di preoccupazioni ne abbiamo già tante (Azzolina su La7 ne è un esempio).
Per fortuna a livello nazionale la leadership è indiscussa e il Governo efficiente (fa comunicazioni chiare e senza ingenerare interpretazioni di ogni tipo).
Le Regioni sono allineate e coperte (vedi De Luca e la Campania) e il Presidente del Consiglio “non governa con il favore delle tenebre” (anche se poi occupa quel ruolo perché era sintesi di una coalizione con “l’Uomo Nero”) e seppur solo in una stanza, la sua, parla a reti unificate indossando la mascherina per solidarietà e sensibilizzazione nei confronti del suo Paese (durante il lock down, in piena pandemia mai accaduto…Sarà stato Casalino a suggerirlo ora per alleggerire la tensione e creare con-divisione).
Ps. Immaginavo la democrazia fatta di coscienza, libertà, partecipazione e meritocrazia.
Non credevo si reggesse con la paura, le prese di giro, le amicizie, i legami e gli accordi di potere
Ma il problema è tutto mio naturalmente.
Speriamo ci pensino Ferragni e Fedez a sensibilizzare la collettività e non sono ironica anzi penso che andrà tutto bene…Siamo sulla Buona Strada.
Gli Articolo 31 avevano pronosticato Ambra Prima Donna Presidente nel 2030
A questo punto io me lo auguro!

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La REGIONE che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

In questo periodo molte persone mi hanno cercato per chiedermi quali indicazioni di voto avrebbe dato “Aria che mancava”.
Ci tengo a precisare che essendo Aria una realtà realmente civica e strutturata sul territorio di Scandicci le intenzioni di voto di chi mi è vicino, sono diverse.
Sia sul referendum (meno) sia sulle preferenze da dare in Toscana.
Personalmente al referendum voterò NO e alla Regione votero’ TOSCANA A SINISTRA.
Minimo comun denominatore l’importanza della partecipazione e delle attribuzioni di responsabilità.
Fuori e distanti da “figure appesantite” dal “è sempre andata cosi”.

Ritengo che Fattori e i suoi candidati abbiano costruito una RETE di “MOVIMENTI dal basso” “saltando l’ostacolo” e proponendo un’IDEA di PRESENTE REALE ma soprattutto una PROPOSTA di GOVERNO.

A Firenze ho riscontrato questa qualità anche in GIUDITTA PASOTTO di ORGOGLIO TOSCANA che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita ad accogliere “solitudini” e dare loro risposte concrete e speranze.
Un uragano di entusiamo e creatività. Un’imprenditrice sociale che per crescere abbisogna di Istituzioni “veloci e presenti” e che si candida anche per far sì che non accada più che una buona idea non venga ascoltata.

Molte delle persone di Aria hanno “sposato” le mie considerazione mentre altre, altrettanto vicine, o per sensibilità politica o per scongiurare il pericolo delle destre in Toscana
voteranno GIANI con preferenza per lo più o MONIA MONNI (PD) o per STEFANO PACINOTTI (ITALIA VIVA)

Aria che mancava ha sempre sostenuto la politica fatta da DONNE come Monia Monni.
Alla consigliera MONNI abbiamo riconosciuto l’impegno, la presenza sul territorio e la combattività.
Per quanto ci siano distanze rispetto al PARTITO che rappresenta, ci auguriamo che persone come lei occupino posizioni di rilievo.

Altri voteranno GIANI con preferenza
STEFANO PACINOTTI.
Per mio personale percorso politico è “quasi inconcepibile” che qualcuno di Aria esprima una preferenza per il partito di Renzi,
eppure la preferenza è legata ad un ragazzo che, sbagliate o giuste, ha fatto SCELTE ben precise, nella sua vita pubblica e privata.
Certamente ha scelto il suo destino in maniera consapevole.
Certamente si è messo in gioco.
Deve fare ancora tanta esperienza ma Stefano e’ già sulla buona strada perché si è dimostrato subito un amministratore che ti ascolta e si confronta.

Qualcuno dara’ un VOTO DISGIUNTO
Fattori + Preferenza di cui sopra o al contrario GIANI + Toscana a Sinistra.

Vedremo come andrà.
In bocca al lupo a tutti noi.
Il FUTURO non aspetta.
Buona partecipazione.

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La MENSA che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Come se fosse una novità legata al Covid.
Basta guardarsi i consigli comunali di settembre 2014, 2015, 2016, 2017,2018,2019 per capire che qualcuno è recidivo a programmare e a governare le esigenze delle famiglie.
Tanto poi se le donne restano a casa e non lavorano i mediocri son sempre contenti

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La DONNA che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Grazie a Gengle e alla sua fondatrice Giuditta Pasotto è stato lanciato www.abiToscana.com, sito in cui poter approfondire la delicatissima questione dell’EMERGENZA ABITATIVA.
Il tema viene affrontato da ogni punto si vista.
Confronto tra offerta e domanda, soluzioni di COABITAZIONE e servizi di supporto e ascolto per qualsiasi persona.
Soluzioni temporanee per chi è disposto a condividere il suo spazio e il suo tempo con persone che hanno le sue stesse esigenze.
Dai genitori single a ogni tipo di solitudine.
In uno scambio costante di collaborazioni fra mercato, privati, enti pubblici ed associazioni che già si occupano del DIRITTO alla RESIDENZA, paradossalmente più negato nei luoghi di alta densità abitativa come le città metropolitane.
L’obiettivo è costituire un’AGENZIA SOCIALE PER LA CASA dove trovare non solo un tetto ma un percorso comunitario che valorizzi le risorse di chi si incontra.
La legge su tale istituto in Toscana esiste già dal lontano 2015 ma per ora è ancora tutto molto fumoso e poco chiaro a riguardo.
Confidiamo che la prossima Legislatura ci dia più soddisfazioni.
La CASA è una questione che deve interessare TUTTI senza distinzione di età, sesso, orientamenti vari, percorsi di vita o di partito
Se si ha un lavoro e si è senza casa presto si finisce per impoverirsi o deprimersi e si cade in povertà sentendosi “esubero” e generando una “spesa pubblica consistente”
Se si ha un tetto (a prezzi congrui alla propria situazione economica) e lo si condivide con altre storie almeno la distanza e l’odio sociale diminuiscono fortemente…e non è poco.
Ringrazio quindi ancora Giuditta Pasotto e GenGle
PS. Attualmente Giuditta è candidata a Firenze nella Lista Civica Orgoglio Toscana
Le auguro il mio più sincero in bocca al lupo perché la politica avrebbe bisogno di donne come lei.
Da una piccola domanda che si è fatta ha generato una comunità che vive, tanto nella rete quanto nell’incontro personale.
Caso più unico che raro tanto da essere studiato e “preso ad esempio” da chi si occupa di “fenomeni sociali”.
Entusiasmo, creatività, risultati.
Progetti che sono più “bigliettino da visita” di qualsiasi “santino o soap opera elettorale”
Sono certa che Giuditta farà bene, qualsiasi sia il suo destino immediato.
In ogni caso per noi sarà un orecchio che ascolterà quello che le mani fremono già di costruire.

https://www.facebook.com/giuditta.pasotto1/posts/10223347017649912

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Fabbri del proprio destino

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Condivido l’analisi del consigliere Bencini Spesso è successo nella scorsa consigliatura ed anzi sono felice di tornare a leggere riflessioni che non posso che condividere. Ricordo che però Farma.net è un argomento scottante anche per il ruolo che le due consigliere del CDA hanno avuto nella campagna elettorale del sindaco per finanziarla e sostenerla (al M5S dovrebbe interessare come il caso “ASSOCIAZIONE IN COMUNE” sia un esempio “azzeccato” per approfondire la SPAZZACORROTTI…) In ogni caso sono scene INAUDITE che dal 2018 sono state particolarmente pesanti. Stupirsene ora è quanto meno singolare. Anche i consiglieri che oggi “hanno deviato” dal volere della maggioranza sapevano benissimo chi era e come si comportava Sandro Fallani anche quando lo hanno comunque sostenuto e con lui sono stati eletti. “Chi la fa la aspetti”. Con calma e in settimana guarderò e ascolterò il Consiglio Comunale (c’ho provato ieri ma l’audio era basso devo concentrarmi di più). Per ora è evidente che le domande che mi sorgono spontanee sono: quanto vale un posto di maggioranza? Quanto Italia Viva resisterà compatta visto che si è spaccata su questo emendamento così importante per democrazia, trasparenza, responsabilità e garanzia? Le altre due consigliere infatti si sono astenute “presumibilmente” per “non mandare sotto la maggioranza”… Difficile credere a distanze politiche con il proprio capogruppo. Mi ricorda qualcosa dell’ex gruppo misto (anche se con “rapporti di genere” invertiti…e non ha portato bene neanche alla storia di chi oggi è ancora nel posto di maggioranza, non solo di chi è andato all’opposizione). In ogni caso Sandro Fallani almeno alla seconda elezione è stato sincero “Come prima, più di prima” Sta certamente onorando la sua promessa elettorale

Qualcuno aveva avvisato che avremmo dovuto viverla come una “minaccia” e non “come un’opportunità”#fabbridelpropriodestino

Buon weekend e a prestissimo

https://www.facebook.com/portavocebencini/posts/2636001756650823

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La PETIZIONE che mancava (seconda parte)

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2021 by Redazione

Siamo molto felici del fatto che abbiano semplificato la procedura per la RIDUZIONE TEMPORANEA DEL CANONE e molto soddisfatti del risultato avuto nel nostro territorio nella LIBERA SCELTA dei singoli proprietari.

A tal proposito invitiamo le AMMINISTRAZIONI COMUNALI ed in particolare il Sindaco Fallani a lavorare a degli SGRAVI IMU per chi si rende disponibile alla RIDUZIONE esattamente come già avviene a livello nazionale.

Purtroppo non tutti i locatori, pur volendo, possono aderire a questa iniziativa perché sono i primi ad avere bisogno dell’unica entrata che hanno per avere sollievo in questo momento difficile. Avrebbero certamente acconsentito se non avessero anche loro avuto necessità.

Speriamo che adesso anche il GOVERNO si attivi per rendere questa azione il più diffusa possibile, concreta e OBBLIGATORIA rispetto ad alcune situazioni che OGGETTIVAMENTE, possono con un minimo di sacrificio, dare tantissimo sollievo. È per questo che abbiamo puntato sulla MULTIPROPRIETÀ garantendo una riduzione della TASSAZIONE più forte e progressiva rispetto al risparmio dell’inquilino di quella già prevista, se non anche una sospensione della stessa sia a livello COMUNALE sia a livello NAZIONALE.

Per esempio, e per intendersi più semplicemente, in un regime di cedolare secca lo STATO potrebbe rinunciare al 10 o al 21% di una locazione ottenendo un beneficio diretto e sburocratizzato per ogni inquilino.

L’Italia è piena di persone che possiedono tanti immobili in affitto. Ci sono persone che hanno la proprietà di interi condomini e di pezzi di città.

La RENDITA può e DEVE essere il punto di partenza in un momento in cui bisogna provvedere alle necessità primarie in uno spirito di SOLIDARIETÀ nazionale.

È più immediata, oggettiva anche rispetto ad una PATRIMONIALE che oggi, dell’emergenza e senza distinzione, colpirebbe proprietari i cui immobili hanno un potenziale di valorizzazione diverso nel territorio nazionale. Un immobile a Scandicci, ad esempio, ha una rendita imparagonabile ad un oggetto simile a Guardiagrele, in Abruzzo.

Intanto ringraziamo tutte le PERSONE che hanno sottoscritto la nostra petizione e che ci hanno aiutato a diffonderla. Possiamo fare di più.

RINGRAZIAMO inoltre, augurando loro un proficuo lavoro, le ISTITUZIONI e i PARTITI che hanno mostrato interesse e attenzione verso questa proposta.

A livello nazionale un sincero e sentito grazie al Ministro Francesco Boccia che, seppur evidentemente ed instancabilmente impegnato dell’emergenza sanitaria, ha trovato il tempo di ascoltarci. Lo ringraziamo soprattutto per l’umanità sempre dimostrata e per l’azione competente, comprensiva ed efficace che sta svolgendo per l’Italia tutta, Regione per Regione.

Ringraziamo poi il Senatore di Scandicci Matteo Renzi e il gruppo consigliare di Viva e il capogruppo del Partito Democratico Fausto Merlotti oltre i gruppi politici di Possibile con Beatrice Brignani e Giuseppe Civati che si sono interessati alla nostra petizione e che la stanno analizzando.

Siamo convinte che questo momento aiuterà ognuno e tutti a costruire ponti e ad abbattere muri.

https://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/casa/2020/04/05/news/accordi_di_riduzione_del_canone_di_locazione-252893272/ https://www.change.org/p/giuseppe-conte-riduzione-dei-canoni-d-affitto-per-fronteggiare-l-emergenza-locativa-di-privati-e-aziende?recruiter=10125896&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&recruited_by_id=3ea66e90-f9f9-012f-b912-4040f855b16c&utm_content=starter_fb_share_content_it-it%3Av7&use_react=false

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Il GIORNO che mancava

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2021 by Redazione

Ho aspettato questo GIORNO, molto importante per me e per la mia storia PASSATA e FUTURA, per pubblicare diversi pensieri su cui MEDITO da TEMPO. #ilGIORNOchemancava #ilNONOSTANTEchemancava (ore 17:00) #laCASSANDRAchemancava (ore 21:00)

Accompagnero’ i testi con TRE VIDEO e moltissime CANZONI “perché il momento è ora scordiamoci la paura Scriviamo la memoria diciamola nuda e cruda Sì ma in forma di poesia perché non faccia paura” (NIENTE DA DIRE e l’intero album IL BALLO DELLA VITA dei MANESKIN)

Tre PENSIERI legatI da un unico comun denominatore: il LIBERO ARBITRIO.

OGNI SCELTA CAMBIA IL SINGOLO DESTINO e contemporaneamente anche l’INTERO UNIVERSO (IL PADRONE DELLA FESTA, Niccolò Fabi)

Nel CUORE dI OGNI PERSONA il BENE e il MALE assumono le più svariate forme. Sta a NOI scegliere da che PARTE STARE.

Anche la PANDEMIA che stiamo vivendo è CONSEGUENZA di SCELTE INDIVIDUALI, comunque la si pensi (complottisti o meno) e solo il COINVOLGIMENTO del CUORE può donare CORAGGIO, PAZIENZA e VITA (ANDRÀ TUTTO BENE, LEVANTE)

L’INDIFFERENZA e l’EGOISMO rendono SCHIAVI.L’ARIA OGGI MANCA DAVVERO, ovunque.

Ci scopriamo SIMILI nelle PAURE e nelle SPERANZE ma anche nei CRIMINI.

PROFETICO l’episodio di inizio anno tra PAPA FRANCESCO e la FEDELE asiatica… Probabilmente Francesco sapeva già, come i SERVIZI SEGRETI di OGNI PAESE, di quello che sarebbe accaduto, la donna non so…NESSUNO è più riuscito a rintracciarla e ci sono tanti modi di compiere “ATTENTATI” contro la VITA e certamente Francesco è VITA. E’ un pensiero che mi torna spesso alla mente, sicuramente un’elaborazione mentale dovuta al senno di poi ma altre considerazioni sono più OGGETTIVE.

Non è strano che TUTTI gli STATI hanno visto (o vedranno) COLLASSARE il proprio SISTEMA SANITARIO? Non è particolare che TUTTI gli STATI hanno visto (o vedranno) COLLASSARE le piccole REALTÀ fatte di LAVORO? Non è indicativo che TUTTI gli STATi hanno visto (o vedranno) COLLASSARE i più DEBOLI?

La VANITÀ, Signore e Signori, è il MALE ASSOLUTO e i suoi strumenti sono DENARO, FINANZA, LUSSO, VIZIO, POTERE.

Il TERRORISMO si basa sull’INVISIBILITA’ e noi dobbiamo CERCARE e FARE LUCE partendo innanzi tutto da NOI STESSi.

Ora che SIAMO FERMI usiamo il TEMPO che per fortuna abbiamo per ASCOLTARE, LEGGERE e RIFLETTERE, RINGRAZIANDO la VITA per l’OPPORTUNITA’ che ci offre e CAMBIAMO tutto quello che nel profondo della NOSTRA ANIMA ci toglie il respiro (DIVENTI INVENTI, Niccolò FABI)

https://www.facebook.com/475307642655357/posts/1345718888947557/

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Familicidio di un Familismo Amorale

Ultimo aggiornamento: 28 Novembre 2019 by Redazione

Parole forti quelle di Renzi nell’intervista a Repubblica sull’inchiesta Open.
“Renzi difende la Fondazione. E attacca i pm: “Un tempo cercavano il mostro di Firenze, ora il senatore di Scandicci”.
Renzi sa benissimo che in questione non c’è un’unica fondazione ma un Sistema.
Per una volta siamo d’accordo.
Non ci dovrebbe essere una “caccia alle streghe” ma l’applicazione di norme e regole già ben definite e riassunte anche nella cosiddetta “spazzacorrotti”.
Lo Stato è il primo che è chiamato a vigilare ma spesso, di fronte a questioni simili, appare purtroppo poco interessato ad indagare e arriva sempre “post scandalo”.
Renzi sa che cavalcare l’argomento in prima persona è l’unico modo per affrontarla e potrebbe contemporaneamente anche essere la leva su cui “intenerire i forzisti” che tanto sta corteggiando (Carfagna in primis)
Governare una situazione come questa non è affatto scontato dati gli aspetti economici e relazionali che sono in gioco.
Viva deve subito affrontare la sua più grande sfida: il “familicidio” di parenti, amici, collaboratori, volontari, persone vicine e stimate.
Il Sistema è esistito ed esiste.
Chiunque può  capirlo, immaginarlo e vederlo. Unica soluzione sarebbe un’ammissione di colpa  con esemplare punizione degli “ideatori” di questo circolo vizioso.
Non è vietato ed anzi ben venga il contributo economico ad un’idea, ad un progetto politico ma nei canali deputati. Certo non è colpa di chi in buona fede si fida e chiede un IBAN senza  chiedere né chiedersi “dove andrà a finire il suo contributo” .
Altri, però, sanno che “potrebbe essere intesa” come un “do ut des”.
Eppure si cerca, anche dinanzi a quadri già all’apparenza poco chiari, di insabbiare, di archiviare, di far finta di nulla, di non smuovere le acque.
Un punto zero, al contrario, è necessario.
Ed ognuno deve perseguirlo nel proprio vivere.
Ad esempio, qui, bisognerebbe cominciare ad approfondire certe dinamiche per capire come mai Scandicci sia “protagonista” e/o scenario di tante vicende locali e nazionali.
Il caso Consip e i suoi legami col territorio, Carlo Russo e tanti personaggi catapultati in luoghi derimenti solo perché “vicini” al potere. E così dalla Nazione alla città (Scandicci) e finanche ad un quartiere (penso, ad esempio, a Badia a Settimo e alla zona industriale dove avvenne la sparatoria legata ad Andrea Bacci).
Ora abbiamo anche Lady Leopolda. Dio ce ne scampi e visto che non manca più nessuno, proviamo a trovare anche i due liocorni
Ritorna quindi alla cronaca, se si ha il coraggio della notizia, la questione di “Associazione in Comune”, già denunciata il 22.05.2019 intorno alle ore 16.00 (dettaglio non indifferente per alcune vicende che racconteremo in un prossimo futuro), dove evidenti sono le similitudini nei meccanismi.
Associazione in Comune
è una “copia di mille riassunti”, una specie di “gruppo di pressione”, di “lobby” in cui elezioni, amministrazione, politica, partecipate, aziende, lusso, costruzioni, associazionismo e addirittura ordini religiosi costituiscono una sorta di “altro.partito”…
Molte quindi le assonanze con la Fondazione Open e con la sua narrazione.
Ciò che si è richiesto e continua a richiedere è una spiegazione.
Se si analizza oggettivamente la questione,
“in sé” questa vicenda potrebbe suggerire quanto meno un “caso esemplare” del cosiddetto “spazzacorrotti” perché ne ha il “physique du role” con gravi conseguenze pecuniarie e di “daspo” dalla vita pubblica.
Solo ipoteticamente però perché a Scandicci
viviamo nel privilegio e tutto sommato va bene così.

(https://www.repubblica.it/politica/2019/11/27/news/fondazione_open_reazioni_renzi_salvini-242032113/)

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/giglio-tragico-ndash-indagata-anche-ldquo-lady-leopolda-rdquo-219913.htm
http://www.associazioneincomune.it/

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#Nonènormalechesianormale

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2019 by Redazione

“Non è normale che sia normale”

La questione femminile è derimente.
Credo fermamente che ogni momento dedicato ai diritti delle donne sia un’occasione per l’intera comunità, soprattutto per quella più fragile o più giovane.
Non è un caso che ovunque le donne, i poveri e i giovani siano il nucleo preponderante dell’astensionismo in quanto abbandonati dallo Stato, dal Pubblico che dovrebbe invece proteggerli e offrire loro opportunità, un concetto completamente differente dal pietismo e dall’assistenzialismo a cui siamo abituati in questo Paese a tutti i livelli.
Spesso, infatti, ci si sente abbandonati e quindi in trappola.
Bisognerebbe che le denunce avessero effetti immediati e che non si aspettasse come “prova di reato” il verificarsi di una tragedia.
Non si può lasciare nessuno alla mercé del proprio carnefice.
Noto è l’impegno dell’Onorevole Carfagna a riguardo. In questi giorni in particolare sta conducendo una battaglia “rivoluzionaria” per la sua semplicità. Violare una “restrizione” deve costituire una flagranza di reato, senza alcuna interpretazione. Non si può far vivere le persone nella paura, nel terrore costante per di più costatando che questo sistema miete vittime perché si aziona spesso quando ormai è troppo tardi. (https://alleyoop.ilsole24ore.com/2019/11/22/carfagna-fondi-ritardi-la-lotta-alla-violenza-le-donne-la-strada-lunga/)
Ogni atto violento che viene giustificato seppur parzialmente (“il famoso se l’è cercata”) ne genera molti altri per emulazione.
La violenza sta assumendo le più crudeli forme, (fisica, verbale, psicologica, economica, tecnologica, etc.) spesso perpetuate quotidianamente, in strada ma anche nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, al fine di rendere la persona vittima di violenza “ancella e schiava” dell’orrore e della paura 
Sottile è diventata la violenza e ancor di più la sua giustificazione che si annida nei “tentacoli” di un perbenismo bigotto e pericoloso e in una “legge che non protegge”
È quindi un percorso collettivo e di lungo periodo – politico, culturale, istituzionale e legale – che coinvolge ogni parte del sé (individuo, famiglia, scuola, comunità e Stato).
C’è molto lavoro da fare, molta fatica ma non si può più restare immobili di fronte alla crudeltà dei nostri tempi.
“Non è normale che sia normale (la Poesia sfida il femminicidio)  #femminicidio #canzone” https://youtu.be/Jq20gRdhlgI

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LaPariOpportunità che mancava

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2019 by Redazione

Un racconto di violenza e omertà, consenso e sciacallaggio ma soprattutto di speranza.

Ieri tre eventi, all’apparenza molto distanti, mi hanno davvero distrutta, fatto male, chi mi ha visto o ascoltato lo sa. Prima la rabbia – ho addirittura urlato per sfogarmi – e poi il pianto, per fortuna intervallato dal lavoro e da persone care.
Il mio evidente turbamento,  ha fatto venire gli occhi lucidi ad almeno  tre dei miei interlocutori.
Bisogna tornare UMANI.
C’è bisogno di scegliere cosa essere.
Se si continua  a “guardare solo al proprio giardino”  troppi bambini, donne e uomini ne resteranno schiacciati.
Abbiamo tutti la responsabilità del prossimo.
Dobbiamo essere consapevoli che ogni scelta determina echi inimmaginabili, sia nel bene che nel male. Ed oggi il mio vaso è traboccato perché ho visto troppo male.

PRIMO ATTO

Tutto è iniziato quando a Piazza Pulita ho ascoltato il monologo del giornalista Stefano Massini che riguardava la neonata trovata morta a  Campi Bisenzio, a pochi chilometri da qui. Ciò che ho trovato assurdo e a tratti destabilizzante è stato il presupposto che tutti si sarebbero posti la domanda sull’etnia della bambina che presupponevano certamente “straniera” tanto da intitolare il servizio “il razzismo che è in me”.
L’esigenza del NEMICO altro da noi.
Questo taglio mi ha sconcertata. 
Neanche nell’anticamera del cervello mi sono posta codesta domanda e sono fortemente scettica rispetto a questa “narrazione” perché, sarà una fortuna,  nessuna delle persone con cui ne ho parlato si è posto o mi ha posto “la questione”. La bimba, sua madre, i farmacisti, la vita che nasce per sprofondare nel buio. Ecco di cosa abbiamo parlato.
Non nell’altro si annida il nemico ma nel proprio IO.
 
SECONDO ATTO

Articolo de La Nazione e notizia dell’intitolazione della Panchina Rossa a Stella in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Certamente è un gesto importante, denso di significato e apprezzo il programma dell’Amministrazione anche perché molte delle iniziative promosse le ho fortemente volute.
Il rapporto con l’Arma dei Carabinieri e la fortuna di avere qui a Scandicci “Una stanza tutta per sé” (progetto completamente dedicato alle donne che ho presentato sia da consigliera che da volontaria della Cdp di Vingone), il legame con la Lila e con le Farmacie Comunali per la lotta all’Aids sono state iniziative che ogni anno mi hanno lasciato molto. Vi invito quindi a partecipare e mi permetto di consigliare di aggiungere anche la visione del film L’Affido, proiettato dall’Associazione Amici del Cabiria,  sempre attenta e sensibile nel dedicare a questa giornata un proprio lunedì, quest’anno in collaborazione con Artemisia (https://www.amicidelcabiria.it/la-febbre-del-lunedi-sera/item/263-l-affido).
Vi chiederete a questo punto, sempre se ci siete ancora, allora cosa c’è che non va?
Un retroscena che si trascina da troppo tempo.
Stella è sepolta presso il cimitero di San Colombano anche se, per suo credo, dovrebbe essere cremata. L’Assessore Capitani si era molto prodigata per capire cosa dover fare per rispettare ilsuo Aldilà. Pare che ci voglia l’autorizzazione del parente più prossimo, quindi quella del marito, del suo assassino.
Oltre la vita anche l’eternita’ si inchina alla violenza.
Ho r.iproposto spesso questo tema fra il 2018 e il 2019. L’ho volutamente tenuto fuori dalla campagna elettorale (non ho nulla da.guadagnare ormai, potete credermi) e trattato nelle commissioni.
Avevo proposto un evento a settembre 2018 per la riapertura delle scuole dal titolo “dal muro di Sofia al Cielo di Stella” ma secondo l’Amministrazione non era il caso.
Poi proprio durante la Commissione che “approvava” le Panchine Rosse come simbolo della lotta in città al femminicidio da.inaugurarsi in.occasione dell’8 marzo, quindi tra gennaio e febbraio 2019,  quando le consigliere Bambi e Franchi hanno chiesto notizie a riguardo sono state praticamente “aggredite e accusate di sciacallaggio”. Consiglio la lettura delle sbobinature.
Ma l’apice l’ho toccato ieri quando una persona che ho sempre creduto “in prima linea” su queste questioni (sono così delusa che preferisco rimanga innominata) quando le ho chiesto di occuparsene, dopo avermi fatto due o tre domande ha concluso dicendo “pensiamo alle vive e non alle.morte”.
Ci si è fermati alle celebrazioni e all’eventistica    La mancanza di interesse e di investimenti per progetti di autodeterminazione delle donne sono stati i motivi della mia dimissione.
Un passo in avanti però poi c’è stato. Sotto la Presidente D’Andrea il Sindaco è stato più presente nelle iniziative e sono state finanche concesse delle spese di rappresentanza., più o meno durante il periodo della campagna elettorale.
Bene, un altro risultato ottenuto, seppur in differita, e frutto di una mia battaglia.
Bisogna investire sui DIRITTI sulle UGUALI OPPORTUNITÀ sulla CULTURA DEL RISPETTO.
Sembra scontato.ma proprio non lo è.
Oggi ho visto crollare una colonna per me importante, una persona che ho sempre ascoltato e rispettato.
È stata un’altra pugnalata.
Per fortuna l’altra mia vera COLONNA non crollerà mai perché è roccia, albero e sensibilità. Se si parla di Pari Opportunità a Scandicci non si può che ringraziare per il lavoro svolto Annalisa Scopinaro.

TERZO E ULTIMO ATTO

Dulcis in fundo, dopo aver letto il giornale decido di fare due passi e arrivata nell’area pedonale ho visto  disteso su una panchina un ragazzo. C’erano circa cinque persone che lo stavano osservando oltre me. C’era chi faceva foto/video, chi lo guardava con disprezzo e chi con paura.. Mi sono avvicinata e ho chiesto al ragazzo se si sentisse bene, dopo avermi rassicurato sulle sue condizioni fisiche mi ha detto che non aveva niente da fare né un lavoro o una casa o un amico da perdere. Si è definito solo e disperato.
Gli.ho detto che anche per me non era una giornata semplice e abbiamo preso un caffè e una pasta insieme e poi è andato via. Sono tornata più volte a cercarlo e non c’era più. Non so se semplicemente si è spostato o se quei pochi passi insieme possano averlo alleggerito un po’.
Mi piace pensare di sì.
(Se qualcuno è fan di Massini sappia che era giovane, gradevole all’aspetto, bianco e fiorentino)

È necessario essere responsabili per gli altri perché in questo mondo inumano sempre più spesso la differenza tra noi e l’altro, tra la  bambagia e la disperazione, fra la vita e la morte è un attimo.
Tutto distrugge ciò che è solo e quindi già fragile.
Bisogna davvero “seminare quanto.si spera di raccogliere” e non perdere ancora del tempo prima di capire che “va fatto agli altri solo quello che vorremmo per noi” altrimenti un boomerang sarà li ad attenderci, come uno specchio sulla cima dell’Everest che aspetta qualcuno da riflettere.
Il cammino è lungo ma prosegue
#lottaallesolitudini
#laPrimaveraarrivera’

Filed Under: Politica locale, Riflessioni Tagged With: Chiara De Lucia, Commissione Pari Opportunità, Comune di Scandicci, Giornata contro la violenza alle donne, scandicci

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