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Chiara De Lucia risponde a Bruno Tallarico

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2019 by Redazione

Di seguito la risposta di Chiara De Lucia alle recenti polemiche sollevate dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Bruno Tallarico di cui si è parlato oggi su La Nazione.

“La Città Rigirata.

PRIMA PARTE. SVELARE LE OPACITÀ.
A PROPOSITO DELLA NOTIZIA

Ho ricevuto solo ieri nel pomeriggio la mail del candidato del M5Stelle che evidentemente è stata la pezza di appoggio per il comunicato stampa e per il conseguente articolo uscito stamani. Nella fretta è scomparsa anche una mutina!
Mi assumo la totale responsabilità delle mie affermazioni che già in Consiglio Comunale, e quindi in atto pubblico, avevo espresso sull’ambiguità di alcuni consiglieri comunali del M5stelle confermata, in quel contesto, dalla NON partecipazione ad alcuni atti FONDAMENTALI PER LA CITTÀ e proposti dall’Opposizione.
Negli ultimi giorni il dibattito si è sviluppato sulla questione dell’autenticazione delle firme.
L’ambiguità evidentemente esiste e il Movimento tutto la tollera da qualche anno senza prendere dei provvedimenti definitivi. Riporto gli screen di alcune dichiarazioni che attestano quanto ho sostenuto e continuerò a sostenere fino a che non ci sarà trasparenza, perché io mi auguro che chi di dovere si occupi di esprimersi sulla vicenda.

Eh sì, perché non “a causa di” o “per tramite di Chiara De Lucia” ma nel rispetto della visione del Movimento e dei suoi appartenenti e simpatizzanti si sarebbe dovuta chiarire questa situazione.
Quindi procedano pure nei miei confronti. Se il “sacrificio” di uno può portare beneficio collettivo mi metto come sempre a servizio e ormai
sono abituata all’inquisizione e non ne ho paura perché penso, parlo e scrivo con cognizione di causa.

SECONDA PARTE: RIBALTARE LA REALTÀ.
A PROPOSITO DEL DIBATTITO SUI CONTENUTI PROGRAMMATICI

Dopo anni in cui ho ovunque rinnovato la mia stima per il consigliere Valerio Bencini, con la consigliera Bambi abbiamo proposto più di un anno fa (marzo 2018) al Movimento 5 Stelle di affrontare il percorso verso le amministrative insieme (esiste una lettera e uno streaming di una riunione), dato che molti erano gli elementi comuni che ci avevano già portato a confrontarci ed ad elaborare una linea comune. Naturalmente il percorso programmatico avrebbe avuto due sbocchi diversi a seconda del tipo di partecipazione in cui l’elettore si sarebbe riconosciuto. Democrazia diretta voto ai 5 Stelle, democrazia rappresentativa voto alla lista civica ancora da crearsi.
Non abbiamo ricevuto risposte, non siamo state ricevute, non ne hanno neanche voluto parlare.
Noi siamo ancora disponibili in questi giorni e in futuro a confrontarci ovunque e con chiunque, ed anzi abbiamo invitato associazioni, testate giornalistiche e formazioni partitiche ad organizzare assemblee e dibattiti, perché noi ci saremo volentieri ed anzi non vediamo l’ora di confrontarci sulla città.

TERZA PARTE: LA MACCHINA DEL FANGO
A PROPOSITO DI CHIACCHIERICCI

Ci tengo a questo punto a ricordare che gli unici due dibattiti finora svoltisi in città sono stati promossi da Aria che Mancava. Il primo è stato il Tè delle Cinque presso il bar Mario dove siamo state snobbate dalle altre forze politiche al netto di Alessandra Bencini, che ancora ringrazio. Gli altri hanno preferito “non darci visibilità” e non “mischiarsi con noi”.
Il secondo, ufficiale, tra i candidati a sindaco si è svolto il 9 marzo in Piazza Matteotti alla presentazione della mia candidatura e della Lista Civica Aria che Mancava, presenti Tallarico e Batistini in cui si è abbondantemente parlato di programmi e città.
In quell’occasione, ad esempio, c’è stata un’altra ambiguità. Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto ad alcuni miei candidati in Aria che Mancava di abbandonare me per andare con loro. Non ne ho certo fatto un comunicato anche se mi ha certamente “mostrato” un volto del Movimento che non avevo immaginato.
E ancora tutte le allusioni ai “non sai con chi ti sei messo”, ai commenti spasmodici sui i miei finanziamenti fatti su Facebook, sulla terrazza del Comune o al Cimitero mentre si celebrano i nostri caduti… Beh, se avessi voluto fare una propaganda spicciola avrei già urlato allo scandalo.
Ne scrivo oggi solo perché la Macchina del Fango si è attivata, coinvolgendo molte persone e diversi partiti nei più vari e fantasiosi modi.
È il sistema dei partiti che rifiuta la libertà, che cerca di intimidire, di calunniare, di ribaltare la realtà per avere visibilità.
Come nel Barbiere di Siviglia è l’ultima cartuccia da spendere.
Ma inutilmente perché alla fine la Luce vince sempre sul Buio.”

Chiara De Lucia

Ecco l’articolo apparso su La Nazione:

Filed Under: Politica locale Tagged With: Chiara De Lucia, scandicci

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