Chiara De Lucia:
L’urbanistica ci ha affascinato e le parole della Presidente dell’istituto Nazionale di Urbanistica Silvia Viviani ci hanno letteralmente aperto nuove prospettive costringendoci a pensare i volumi e i flussi nell’orizzonte valoriale del bene pubblico, che in una società così frammentata non può essere che l’unica cura. Di qui la battaglia per l’Area Ex Margheri (su cui aspettiamo ancora delle risposte sulle intenzioni del Sindaco e della sua maggioranza che sicuramente presto arriveranno) e il confronto con i quartieri, con i commercianti, con le categorie, con l’attuale amministrazione.
Sappiamo di aver contribuito a rendere migliore quelle che erano “le intenzioni di gennaio” e per questo dobbiamo ringraziare i colleghi consiglieri e i cittadini che hanno ascoltato la nostra preoccupazione e ci hanno aiutato a comprendere meglio ogni sfaccettatura della questione. È quindi emersa una visione di insieme, umana, che ha richiamato con forza la necessità di valorizzare il territorio e le sue risorse per creare spazi condivisi e di condivisione.
Bene aver ridotto i volumi, male aver ridisegnato taluni spazi che rendono ancora possibili certi scempi su cui sinceramente non vorremmo più tornare.
Male avere assunto acriticamente per buona la visione dei tecnici e dei tecnicismi a nostro avviso orientati a una visione del centro come luogo “bene” da preservare e valorizzare e della periferia come spazio sacrificabile dove andare ad accumulare disagi
Male aver creato sfiducia e precedenti poco edificanti nelle aree di confine e nei rapporti con altri comuni.
Male aver pensato al fare un qualcosa – per di più agli sgoccioli del tempo consentito – piuttosto che aver riflettuto sul cosa fare e sul come farlo
Male aver condotto con arroganza e omissioni gli ultimi Consigli Comunali (qui lo streaming della seduta).
È stato per noi un percorso partecipato e intenso sia a livello personale che politico. Non sono stati anni facili, ma solo la fatica conduce alla scelta, alla crescita, alla vita. Restiamo tutti vigili perché ogni risultato è un passo verso una comunità che condivide non solo preoccupazione ma anche momenti di gratificazione e bellezza. Lavorare insieme arricchisce.
Aver inciso sul destino dell’identità della nostra città e aver ottenuto un primo risultato politico ci ha sicuramente ricordato i motivi per cui ci eravamo candidate piene di entusiasmo.
L’aria che mancava è tornata e noi siamo pronti a respirarla. A viverla.