Come ogni anno dopo il mese di agosto, torna la Festa della Rificolona a Scandicci: il 7 settembre 2018 si terranno, tanto a Scandicci quanto a Badia a Settimo e in tante altre parrocchie della diocesi fiorentina, eventi culturali e di intrattenimento, che avranno luogo nelle piazze dal pomeriggio fino alla tarda serata.
Il programma Festa della Rificolona 2018 a Scandicci
Per il comune di Scandicci il programma di quest’anno è il seguente: i festeggiamenti iniziano nel tardo pomeriggio nelle strade del centro, con esibizioni di ballo e animazione per bambini nei giardini di via Caboto a partire dalle 18. Dalle 19 nei giardini si terrà l’apericena, mentre la sfilata delle rificolone per le strade di Scandicci è prevista a partire dalle ore 20.30. Alle 21.30, inoltre, tornerà l’animazione per bambini nei giardini di via Caboto. La festa è organizzata dall’organizzata dall’associazione San Zanobi con il patrocinio del comune.
Il programma della Rificolona 2018 a Badia a Settimo
Il programma della Rificolona 2018 a Badia a Settimo, organizzata da dalla Proloco Piana di Settimo e da Humanitas Scandicci, prevede alle 18,30 l’apericena, alle 21 la sfilata per le vie del paese e alle 21,30 l’animazione per i più piccoli.
Storia della festa
L’origine di questa festa tradizionale fiorentina, che tramanda fra i giovani fiorentini l’uso di girovagare con dei piccoli lampioni di carta colorata, modellati nelle forme più diverse e bizzarre, con tanto di lumicino all’interno, appesi in cima a una canna, risale con probabilmente alla metà del 1600, ed è da collegare all’arrivo in città di molti contadini e montanari che, provenienti dalle aree vicine e dalle zone del Casentino e della Montagna Pistoiese, venivano in città per festeggiare la natività della Madonna nella basilica della Santissima Annunziata. La festa è anche nota col nome di Rifricolona).
Origine del termine
Il 7 settembre divenne un appuntamento fisso dei giovani fiorentini, i quali assistevano all’arrivo dei campagnoli con i loro ruvidi vestiti e la mercanzia da vendere alla Fiera della Nunziata. In particolare le donne di campagna, con i loro fianchi e seni abbondanti, provocavano allusioni e dileggio. Era un divertimento smodato, diretto quasi del tutto alle fierucolone o fieruculone come essi così le chiamavano. Se come è probabile la radice fiero ha a che vedere con fiera o fierucola, la desinenza colone potrebbe riferirsi a colone in senso di donne di campagna o, piuttosto, ai loro abbondanti posteriori.
Dal termine fieruculona si arrivò per corruzione a quello di rificolona.