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Il NUDDU MISCATO CU NIENTE che mancava

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2020 by Redazione

di Chiara De Lucia

Dall’articolo di ieri:

“La democrazia può essere incrinata nella cronaca ma la Storia è e resta dalla sua parte”

All’omelia di Papa Francesco di oggi

“È sempre così. Sempre così. Si va avanti ma poi viene il nemico cercando di distruggere. Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio!”

Tante analogie tra le parole pronunciate oggi dal Papa e quanto scritto ieri in relazione alle commemorazioni di Peppino Impastato e di Aldo Moro.

Due ambiti all’apparenza distanti ma in fondo visceralmente legati a ciò che l’essere umano pensa, sente e vive.

La Verità, la Giustizia, la Luce vivono sempre  la stessa esperienza.

Come i due politici

“Sono morti è vero, ma sono eterni Esempi.
Sono Stimolo, Alternativa, Azione di ogni
R-ESISTENZA, dalla più piccola a quella che cambierà il mondo”

Così “La Chiesa va avanti fra le consolazioni di Dio e le persecuzioni del mondo”.

I politici corrotti e i “mafiosi” isolano, silenziano e condannano attaccando chi “rivela” come i giudei di Antiochia “ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose” contrastano le affermazioni di Paolo  che danno tanta gioia.

I “capi” sobillano le “pie donne della nobiltà e i notabili della città” suscitando una persecuzione che conduce all’esilio perché hanno rivelato agli occhi delle genti la Giustizia.

“Il Signore – afferma il Papa – ha fatto delle meraviglie. Ma quanta fatica. Quanta fatica, per portare avanti queste meraviglie”

Lo strumento di guerra è l’invidia.
“Sempre questo sentimento amaro, amaro. Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia. E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel “Crocifiggi, crocifiggi!”, di quella tortura di Gesù. Vuole distruggere. Sempre. Sempre”…”Fino a oggi. Fino a oggi. Sempre questa lotta”…”E “o strumento di questa gelosia sono “i poteri temporali”. In questo passo si dice che “i giudei sobillarono le pie donne della nobiltà”. Sono andati da queste donne e hanno detto: “Questi sono rivoluzionari, cacciateli via”. E le donne hanno parlato con le altre e li hanno cacciati via. Le pie donne della nobiltà … E anche i notabili della città: vanno al potere temporale e il potere temporale può essere buono, le persone possono essere buone ma il potere come tale è sempre pericoloso…E sempre dietro di questo, a quel potere, ci sono i soldi…Il ricorso ai poteri temporali per fermare la Chiesa, distruggere la Chiesa, non è che uno sviluppo di quello che accade la mattina della Risurrezione. I soldati, vedendo quel trionfo, sono andati dai sacerdoti e hanno comprato la verità … E la verità è stata silenziata. Dalla prima mattina della Risurrezione, il trionfo di Cristo, c’è questo tradimento, questo silenziare la parola di Cristo, silenziare il trionfo della Risurrezione con il potere temporale: i capi dei sacerdoti e i soldi”.

L’appello, la preghiera sincera è dj per non cadere mai nella tentazione “di mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi”.

Mi permetto di aggiungere che non si tratta solo di “corruzioni evidenti” ma di piccoli e grandi favori: da un posto “al sole” ad uno di lavoro.
Se non anche di “coperture” di relazioni segrete, vizi e dipendenze personali (alcool, droga, gioco e perversioni di ogni genere).

Piccole “vendite personali” all’apparenza innocue ma che conducono a scegliere Barabba, scelta che rassicura ogni “confort zone”…Come riassume il forte e purtroppo vero dell’ultimo discorso alla radio dopo il “suicidio” di Peppino Impastato (semplicemente eccezionale il film “I Cento Passi”, https://youtu.be/HPfoiXfpgi4)

“Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della sua campagna elettorale.Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Peppino non c’è più, è morto, si è suicidato. No, non sorprendetevi perché le cose sono andate veramente così. Lo dicono i carabinieri, il magistrato lo dice. Dice che hanno trovato un biglietto: “voglio abbandonare la politica e la vita”.Ecco questa sarebbe la prova del suicidio, la dimostrazione. E lui per abbandonare la politica e la vita che cosa fa: se ne va alla ferrovia, comincia a sbattersi la testa contro un sasso, comincia a sporcare di sangue tutto intorno,  poi si fascia il corpo con il tritolo e salta in aria sui binari. Suicidio.Come l’anarchico Pinelli che vola dalle finestre della questura di Milano oppure come l’editore Feltrinelli che salta in aria sui tralicci dell’Enel. Tutti suicidi. Questo leggerete domani sui giornali, questo vedrete alla televisione. Anzi non leggerete proprio niente, perché domani stampa e televisione si occuperanno di un caso molto importante. Il ritrovamento a Roma dell’onorevole Aldo Moro, ammazzato come un cane dalle brigate rosse. E questa è una notizia che naturalmente fa impallidire tutto il resto. Per cui chi se ne frega del piccolo siciliano di provincia, ma chi se ne fotte di questo Peppino Impastato. Adesso fate una cosa: spegnetela questa radio, voltatevi pure dall’altra parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può cambiare. Voi avete dalla vostra la forza del buonsenso, quella che non aveva Peppino.Domani ci saranno i funerali. Voi non andateci, lasciamolo solo. E diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo. Ma no perché ci fa paura, perché ci dà sicurezza, perché ci identifica, perché ci piace. Noi siamo la mafia.E tu Peppino non sei stato altro che un povero illuso, tu sei stato un ingenuo, sei stato un nuddu miscato cu niente”

Ma oltre la rabbia e la disperazione resta la BELLEZZA ed è quella che oggi mi sento di celebrare.

“Sai cosa penso?…Che questa pista in fondo non è brutta. Anzi… Vista così, dall’alto … Uno sale qua e potrebbe anche pensare che la natura vince sempre … Che è ancora più forte dell’uomo. Invece non è così…
In fondo le cose, anche le peggiori, una volta fatte …Poi trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere! Fanno ‘ste case schifose, con le finestre di alluminio, i balconcini…Senza intonaco, i muri di mattoni vivi … La gente ci va ad abitare, ci mette le tendine, i gerani, la biancheria appesa, la televisione … E dopo un po’ tutto fa parte del paesaggio, c’è, esiste … Nessuno si ricorda più di com’era prima. Non ci vuole niente a distruggerla la bellezza …    E allora forse più che la politica, la lotta di classe, la coscienza e tutte ‘ste fesserie … Bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza. Insegnargli a riconoscerla. A difenderla. Sì, la bellezza. È importante la bellezza. Da quella scende giù tutto il resto. Io la invidio questa normalità. Io non ci riuscirei ad essere così…”

Bisogna essere pronti a rinunciare a tutto (e purtroppo spesso anche a tutti) per essere liberi di cercare e trovare meraviglia e  bellezza.

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