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LA LUCE CHE MANCAVA

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre 2019 by Redazione

La LUCE che mancava.

Il 2019 giunge ormai al tramonto.
Finalmente direi, anche se ho poco da festeggiare visto che molte vicende per me “viscerali” sono ancora aperte e avranno certamente strascichi e sviluppi anche nel 2020. A “confortarmi” è stato poi un mio carissimo amico che mi ha detto di non gioire troppo di questa fine perché come si suol dire “Anno Bisesto Anno Funesto” e sia nel 2012 che nel 2016 ne ho avuto prova. Ma tant’è! Farò come al solito “di necessità, virtù”. Mai come adesso sono convinta che tutto può essere affrontato e superato perché “è impossibile solo ciò che non si è ancora intrapreso” (cit. Fantaghiro’).
Certo è, comunque, che per me la fine del 2019 simboleggia non solo la chiusura di un altro anno ma la conclusione di un periodo complesso e pieno di stravolgimenti e di insegnamenti, particolarmente intenso, certamente vivo. Ho imparato, e non senza atroce sofferenza, che purtroppo l’egoismo, la vanità, l’avidita’, l’interesse, il sotterfugio, la menzogna spesso prendono il sopravvento e vincono trasformando la realtà. Ovunque MASCHERE e BURATTINI  piene di trucchi e fili di cui anche stasera sarà piena la città.
“Ma va?!?”-  Potrebbe rispondere qualcuno – “Quanta ingenuità…Non lo sapevi?”
“Homo homini lupus” recita il famoso proverbio latino perché ogni uomo nasce, cresce e muore tra tentazione, vizi e peccato.
Fino a poco tempo fa molte certezze riuscivano a dimostrarmi il contrario tanta era la fiducia che riponevo “nell’Altro”  e che mi portava credere ad un cambiamento personale e universale che non avrebbe più avuto a modello le “porte chiuse di Betlemme” o la “folla che sceglie Barabba”.
Eppure a mie spese (e non è solo figurativo) ho imparato che molto può essere barattato, comprato e venduto (anche con e per niente) con logiche che non avrei mai potuto immaginare prima di questo lungo e denso percorso che è stato sicuramente uno spartiacque della mia vita. Sono cresciuta e mi sono messa in gioco sul serio. In tutto.
Pochissime questioni sono “divenute” semplicemente perché all’improvviso sono accadute. La maggior parte sono state scelte inevitabili per la mia coscienza. Altre ancora non le avrei mai neanche potute immaginare (almeno un 20%) e le ho scontate a caro costo, per di più in pubblica piazza- All’improvviso molti, che tanto avevano condiviso con me, hanno preso le distanze e si sono vergognati di me.
Singolare è che non sono state mai separazioni nette, totali ma un continuo e sempre più profondo divario fra  “conversazioni e frequentazioni private” e tutto a ciò che accadeva fuori, sui social e nell’urna.
A quel punto mi è stato evidente (e in alcuni casi ho proprio scoperto) che :

– un’IDEA è buona solo se chi se la intesta è la PERSONA GIUSTA magari con un COGNOME, un LEGAME, un RUOLO GIUSTO preferibilmente DINASTICO,  e che la stessa idea può essere inchinata, stravolta se non anche ostacolata e contraddetta difronte ad un vantaggio personale (spesso anche di bassa lega, effimero o di breve termine) o anche semplicemente per indifferenza, invidia o gelosia,  indipendentemente dal “costo e dalla perdita” individuale/collettiva che ne potrebbe derivare;

– una GUIDA può rivelarsi un IMPOSTORE, ad esempio  quando un “discepolo”,  (magari il PUPILLO prescelto utile, fedele ed intelligente)  cresce e chiede spiegazioni rispetto a delle incongruenze che scopre durante il cammino.  Con suo sommo stupore, vede trasformarsi il GRANDE UOMO in un VENDITORE di FUMO che mentre ostenta la sua presunta superiorità morale, ha paura e scappa dal confronto.
Se poi l’ALLIEVO alza addirittura la testa verso il MAESTRO e se per sbaglio si sente tradito e lo sfida “richiamandolo al proprio patto/contratto”  diventa il NEMICO per antonomasia da tradire, isolare e distruggere. Lo SPECCHIO da infrangere perché è MEMORIA, RESISTENZA, TESTIMONIANZA E AZIONE.
Una VOCAZIONE, infatti, può essere corteggiata, alimentata solo fino a che è UTILE perché PARTE di un SISTEMA. Qualsiasi cosa che sia indipendente appare come un virus contro cui vaccinare e vaccinarsi.

– una NOTIZIA può fare così tanta paura da essere ignorata per scelta dalle piccole e grandi FIRME perché anche il GIORNALISMO è tale solo nella propria “comfort zone” di piccole e sterili polemiche che non danno veramente noia a “CHI DI DOVERE” ma “SERVONO” a sembrare indipendenti, intellettualmente onesti e professionali.
Solo “specchi per le allodole” così da trasformare i CANI DA GUARDIA in vili LACCHÈ ormai da  SALOTTO, completamente DIPENDENTI dai  FINANZIAMENTI di chi dovrebbero controllare.
Assomigliano a quei politici che si ostinano ad occuparsi della pagliuzza quando la trave urla giustizia. L’indifferenza è comunque “connivenza”‘  (leggete ad esempio quanto accaduto;
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/1186729/potenza-17-misure-per-corruzione-su-autorizzazioni-edilizie-bufera-su-regione-e-comune-venosa.html).

– un RUOLO può rivelare il suo CONTRARIO. CAMUFFARE per stordire subdolamente proprio chi a quel ruolo si affida.
Il gioco del PARADOSSO assume le più svariate forme, inganna, destabilizza. E così chi è chiamato al bene perde il filo perche’ se non può più “credere a nulla” l’uomo si riempie di sfiducia.

– un AZZECCAGARBUGLI da strapazzo può essere definito da tutti un GARANTE, dai più un  BENEFATTORE da qualcuno addirittura se un SANTO semplicemente perché vigila, condiziona, supervisiona e agisce affinché “tutto vada come è sempre andato” . Ho imparato, a tal proposito, che che gli stessi gesti o le stesse situazioni si interpretano e si chiamano in maniera totalmente diversa (se non opposta) almeno in due Regioni di Italia.

– un’ ASSOCIAZIONE può nascere al solo fine di opacizzare il suo senso, di servirsi del BENE per preservare il “destino privilegiato che pochi ELETTI (apprendisti, confratelli o maestri) hanno in COMUNE “. Non importa se sia più o meno legittimo, se non addirittura più o meno lecito!
L’ ARROGANZA e l’IMPUNITÀ regnano sovrane nel mondo del “tutto cambia affinché nulla cambi”. Non un’identità ma uno SPORCO GIOCO di GUANTI e COLLETTI BIANCHI.

– un GIUDICE può ammettere che esistono delle irregolarità ma può decidere che l’Interesse collettivo sia definirle “non così gravi da procedere” così come può farlo un MAGISTRATO o qualsiasi rappresentante di questo Stato Italiano ormai inerme dinanzi al MERCATO e ad un mal costume cosi prepotente e diffuso. Può anche capitare che nella stessa PROCURA si facciano “due pesi e due misure” o che un TAR smentisca quanto affermato da un altro.  Ritengo sia molto significativa a tal proposito la scena del PALAZZO DI GIUSTIZIA del film Pinocchio appena uscito nelle sale. In questo Paese (e probabilmente sempre e ovunque) conviene essere cattivi e delinquere.

– un CUORE può essere arma, strumento o peggio prigione e ricatto. L’AMICIZIA e perfino L’AMORE possono essere finanche “costruiti a tavolino”, usati e sacrificati per un posto al sole, per un contratto di lavoro o per distruggere qualcuno che la pensa diversamente, per primeggiare o più concretamente per possedere l’altro a suon di ricatti ed opportunità da avere o perdere per sempre. 

Eppure e NONOSTANTE tutto questo e dopo infiniti bilanci io sorrido alla vita come prima di tutto questo MALE, di tutte queste OMBRE, di tutti questi apparenti FALLIMENTI perché sono certa mi serviranno a crescere e a conoscermi ancora.
Oggi posso ritenermi soddisfatta.
Grazie a chi se ne è andato e a chi ho allontanato. Comunque andrà ha lasciato un segno, un seme più o meno amaro nel mio cammino
Ma soprattutto grazie a chi mi è stato vicino, a chi si è esposto oltremodo per me e mi ha sostenuto senza mai permettermi di abbandonarmi alla disperazione. Grazie al mio “Comitato” e ad “Aria che Mancava”.
Un pensiero particolare ai miei genitori, ai miei fratelli e ai miei meravigliosi figli che mi regalano comprensione e poesia.
Ciò che non uccide, fortifica.
Ed io sono viva e brindo alla vita!
La Primavera arriverà.

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