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La PARI OPPORTUNITÀ che mancava

Di Chiara De Lucia

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2020 by Redazione

bmd

La PARI OPPORTUNITÀ che mancava

SÌ. Oggi inizia la cosiddetta Fase 2.

NO. Non per tutti ma soprattutto non per TUTTE.

SÌ. Ancora una volta DISCRIMINATE sono anzitutto le DONNE.

SÌ. Questo il pensiero illuminato delle “delle millemila taskforce in cui sono #tuttimaschi” (cit. Beatrice Brignone, Possibile).

SÌ. Questo il risultato di millenni di politica maschile dove le PARI OPPORTUNITÀ sono state uno strumento usato a volte per lavarsi la coscienza e fare propaganda di genere e a volte per dar potere a “uomini mediocri” grazie ai meglio noti “tandem”

SÌ. Senza scuola, ora e chissà fino a quando, sarà ancora una volta l’universo femminile ad essere duramente colpito.

SÌ. DIMISSIONI MINiSTRO AZZOLINA subito, incompetente ed irrispettosa. Zero soluzioni ma soprattutto zero capacità di pensarle.

Sì. È innegabile che nonostante il “cambio di colore del Governo” nella politica italiana sia in atto già dall’anno scorso – si pensi al meeting di Verona-  una volontà di far tornare le donne,  soprattutto se MADRI, al focolare domestico.(a tal proposito RIVELO, RICORDANDO a molti, anche se so che dispiacerà, che quelli di cui oggi ostentate difesa e apprezzamento erano gli stessi governanti che definivate “indegni” perché si erano alleate con i “fascisti”).

SÌ. I bonus “una tantum” sono apprezzati ma non sufficienti. A tutti i livelli di Governo

SÌ. Senza scuola, senza un sostegno vero a favore delle lavoratrici saremo sempre penalizzate rispetto agli uomini.

NO. Non perché i figli, piccoli o adolescenti, debbano essere “parcheggiati” ma perché anche NOi, donne, giovani e bambini, abbiamo DIRITTO ad uno Stato che si occupi del pieno sviluppo di ogni Persona.

NO. L’Articolo 3 della Costituzione non è mai stato applicato. NON Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e NON sono eguali davanti alla legge, SUBISCONO distinzione di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali. SAREBBE compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

NO. Oggi non riapriro’ il mio ufficio, nell’attesa di potermi organizzare in qualche modo visto che non potro’ neanche portarli con me. E badate bene io sono FORTUNATA perché ancora posso scegliere.
Troverò quindi  “qualche ora d’aria” per andare in banca, per fare la spesa perché i miei figli potranno stare col babbo che a sua volta, a breve, dovrà tornare a lavoro.
Da quel momento in poi sarà un terno a lotto.

NO. Non potrò pagare una babysitter, come ho sempre fatto, se non guadegnero’ con e dal mio lavoro. Di qui la solita storia di bilancio.
Tra quello che spendo e quello che risparmio forse è meglio stare a casa…

NO. Non è questo il futuro che ho in mente per loro.

NO. Non è questa schiavitù che voglio che ereditino Stella e Giuseppe.

SÌ. È SOPRATTUTTO PER LORO CHE LOTTERO’ FINO A QUANDO TUTTO CIÒ NON CAMBIERÀ

SÌ. STATE PUR CERTI CHE CAMBIERÀ

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