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La Scandicciful che mancava (Breve saggio, o lungo articolo, sul mio rapporto con Diye Ndiaye)

Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2019 by Redazione

La Scandicciful che mancava
(Breve saggio, o lungo articolo, sul mio rapporto con Diye Ndiaye)

Oggi ho visto una fotografia che mi ha fatto tornare alla mente alcune vicende dello scorso anno.
Nell’istantanea c’era l’Assessore Diye Ndiaye con la.fascia tricolore insieme ad altri rappresentanti delle Istituzioni.
Chissà se poi il Comune ha regolamentato l’utilizzo dei “Simboli di Rappresentanza, i Simboli dello Stato”, se non è stato fatto, certamente verrà fatto!
Certamente meglio dell’ultima volta (Benetton ed Oliviero Toscani)!
Quella foto mi è stata di ispirazione ed ho cominciato a ripensare alle “tappe” della mio rapporto con l’Assessore.
Ma prima della più “clamorosa vicenda” sopra accennata, mi ero già imbattuta nell’Assessore Ndiaye.
La “nostra storia” comincia nel lontano 2009, non un rapporto diretto ma la conoscevo perché avevo scelto di svolgere il servizio civile presso il Cospe (ONG) di cui lei era tra le “fondatrici”, quelle che vedi solo in occasione della mega Assemblea annuale con buffet annesso.
Poi l’ho conosciuta come “Delta” nel 2014 quando, dopo essere stata candidata a Firenze e avere avuto un deludente risultato, è stata “catapultata” nella Giunta Fallani. In particolare le è stata affidata la “scuola”, proprio ciò a cui il Sindaco era più legato nel precedente mandato di Assessore.
In ogni caso ha fatto bene dato che Delta quest’anno a Scandicci ha più che raddoppiato le preferenze prese a Firenze nel quinquennio precedente.
Spesso ho avuto “qualche differenza di veduta e di approccio” rispetto a lei. Ad esempio sulla modalità di gestione della “comunicazione” (e quindi delle relazioni) nei confronti di insegnanti e genitori/cittadini.
Però la goccia che ha fatto traboccare il vaso è  stata  la cosiddetta vicenda “dell’Assessore con le palle” .
A riguardo, uscendo da una riunione con l’allora Presidente delle Pari Opportunità di Firenze, Serena Perini, (grande donna e politica di impegno, del fare) e attualmente Presidente del Quartiere 3, mi ero imbattuta in un articolo che raccontava punti di vista molto diversi dal mio che avevo vissuto l’accaduto. Avevo approfondito leggendo una.dichiarazione dove la Sereni analizzava la situazione.
Mi è sembrato veramente troppo ed è stata la prima volta che ho fatto un video “a caldo”. 
Stasera l’ho riguardato (e ricondiviso sul fb di ariachemancava) e quasi mi sono fatta tenerezza rispetto a come credevo che “evidenziare l’anomalia” avrebbe provocato un’immediata e collettiva attenzione verso l’evitare  la strumentalizzazione di certi temi fondamentali come il “sessismo” e l'”antifascismo” , concetto chiamato in causa il mese successivo proprio nella discussione “sull’utilizzo della fascia per sponsorizzare una campagna pubblicitaria di una multinazionale che ha molto a che fare col nostro territorio”.
Non solo sulla base dell'”opportunita’ politica” ma principalmente sulla base della legittimità del gesto. Anche il Prefetto a seguito di un nostro esposto ha espresso le sue perplessità.
Davvero “lo scandalo e la denuncia di sessismo”, ai miei occhi, sono sembrati essere “manna dal cielo”,  “l’assist che mancava” tanta la frenesia nell’aria
Non “era di buon auspicio” ma si è “rivelato veritiero”, ancora una volta.
Potrei aprire una rubrica dal titolo “La Cassandra che mancava” per quanti esempi potrei fare di eventi che ho anticipato semplicemente perché era chiaro che qualcosa “bolliva in pentola”.
PRIMO FRAINTENDIMENTO : Batistini stava rivolgendosi al Giorgi e l’espressione “se ci fosse stato un assessore con le palle”, per quanto poco elegante e certamente non.adatta all’Aula, era generica e non riferita direttamente alla Ndiaye.
È il Sindaco che ha “lanciato il fraintendimento agitandosi”
Sbobinature e video del Consiglio Comunali sono disponibili a tutti e non ci sono più elezioni da vincere quindi auspico almeno “il  beneficio del dubbio” per arrivare fino in fondo a questo articolo.
Quel “non _ tema ha reso “priorità” l’inesistente ed è stato l’incipit per il lancio delle due manifestazioni dell’Associazione “Il colore del rispetto” che si è poi trasformata in lista civica, con un risultato almeno deludente  e che ora “ipotizzo” sia tornata ad essere Associazione.
Si precisa che la lista è stata completamente finanziata dalla non meglio conosciuta Associazione in Comune.
SECONDO FRAINTENDIMENTO: Cos’è “Il Colore del Rispetto”?
TERZO FRAINTENDIMENTO: Cos’è “Associazione in Comune”?
Altro presagio del video è stato sul ruolo dell’allora portavoce oggi Assessore  Sereni, “con le sue prime pubbliche illuminazioni politiche”
Però “rompendo” –  in tutti i sensi – ho ottenuto anche qualche buon risultato.
Ad esempio, una volta che sono “scomparsa” dal Consiglio – perché nella sfera pubblica evidentemente esisto – le Pari Opportunità hanno ottenuto il diritto ad avere risorse per la “rappresentanza” per organizzare “percorsi più che eventi”.
Ho fatto questa proposta nel 2015 e nel 2019 è diventata realtà.
Per non parlare della.meravigliosa esperienza che è stata la discussione della mozione da me scritta e sostenuta da tutta l’opposizione.
Assistere ad un emendamento del PD che vieta la grande distribuzione nell’area Ex Margheri, attualmente già di proprietà di una società del gruppo Leroy Merlin è stato un regalo, molto meglio di ogni mia più rosea aspettativa.
La mozione votata all’Unanimità dal Consiglio Comunale con Sindaco e Vicesindaco che beffeggiavano la mia esperienza elettorale…
(N.B. consiglio la visione dello streaming)
Sparare su chi ha già perso è vile oltre che poco elegante ed indice di arroganza (e quindi di debolezza).
Di qui la domanda…Ma se eravamo d’accordo com’è che io e la Bambi siamo finite all’opposizione? Siamo sicuri che senza di noi l’Amministrazione avrebbe “non gradito” la grande distribuzione? Io me lo ricordo bene quel pomeriggio di fine gennaio.
E come mai non si è voluto.discutere della mozione quando eravamo in Consiglio, sfilando addirittura le tessere per omettere risposte (che atto deplorevole ed antidemocratico)?
Anche se la situazione appare un paradosso (proprietà = grande distribuzione; intenti politici = no grande distribuzione) intanto abbiamo ottenuto tempo, oltre che un’esposizione politica chiara.
È anche vero che se penso a quante sono state le mozioni approvate all’unanimità e a quante sono state “prese in considerazione” non è che sia proprio tranquilla.
L’ultima in ordine di tempo quella sul predisporre nel Regolamento Urbanistico luoghi destinati al commiato. Si è visto! Neanche per sbaglio hanno pensato di farlo. Era solo un modo per tamponare la protesta diffusa non intento reale.
QUARTO FRAINTENDIMENTO: Quanto vale una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio?
Ci sarà un’ulteriore postilla ad anno nuovo perché sul QUINTO FRAINTENDIMENTO che riguarda l’Assessore  Diye Ndiaye sto lavorando e sto ancora recuperando la documentazione. Suspance.
Sui FRAINTENDIMENTI si è “costruito” molto in questi anni.
Questo e tanto altro in “Scandicciful” prossimamente su questi schermi e
prima o poi in libreria

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