Anche se le nuvole
mi bagnano la faccia a intervalli irregolari
e gli occhi incontrano solo raggi di luce,
raggi di sole,
stelle, pianeti lontani,
anche se di tentacoli ne ho così tanti
ravvolti in così tanti luoghi e tempi
che alcuni ho perfino scordato di averli
ciò non vuol dire che se qualcuno di essi si ferisce
io non senta dolore.
Talvolta, sparsa e persa lungo le vie
di questo profilo così disordinato
invidio la forma perfetta dell’uovo
esemplare di compattezza.
Ma se penso che in effetti
tra l’uovo e il tempo
non è che ci sia poi tutto questo gran idillio
mi consolo e faccio la conta delle membra
con uno sforzo di memoria
e mi sgranchisco
stirando in qua e in là
tutta quella che in fin dei conti
dovrebbe proprio essere me.