Le consigliere del gruppo Misto Chiara De Lucia, Giulia Bambi ed Erica Franchi hanno da poco pubblicato una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, al Sindaco, al Segretario Generale e ai Presidenti di Commissione del comune di Scandicci, che riportiamo qui per intero. Le critiche hanno inoltre portato alla pubblicazione di un articolo su La Nazione e a un forte intervento di Chiara De Lucia sui social.
La lettera
Signor Presidente del Consiglio
e per conoscenza al
Signor Sindaco
Signor Segretario Generale
Signore e Signori Presidenti di Commissione
Vi scriviamo questa lettera in quanto crediamo che la misura ormai sia colma.
Le ultime convocazioni notificate sia per le Commissioni sia per il Consiglio Comunale risultano offensive nei confronti dei Gruppi Consiliari e quindi del dibattito democratico in città.
Oltre ai contenuti che sin dall’ordine del giorno appaiono interessanti perché in contraddizione rispetto a quanto dichiarato negli anni da codesta Amministrazione e di cui tratteremo nelle sedi opportune, ormai anche
la liturgia – intesa come “luogo degli affari pubblici” – è stata snaturata e piegata alle esigenze della maggioranza.
I tempi ridottissimi (non possiamo appellarci al Regolamento Comunale in quanto l’unica tempistica definita, e non è un caso, è quella che riguarda il Consiglio Comunale) ostacolano la possibilità di studio e approfondimento e quindi tolgono la possibilità di un franco e costruttivo dibattito.
Infatti trascorreranno meno di quattro giorni, compresi i festivi, dalla convocazione della Prima e della Seconda Commissione Consigliare, commissioni che hanno iscritti all’ordine del giorno argomenti cruciali per la città (per citarne solo alcuni: progetto di fattibilità della scuola Toti, PEEP di Vingone, IRPEF, IMU, TASI, TARI, l’alienazione di alcune aree, programma triennale delle opere, DUP e partecipate ) che dovrebbero essere trattati con cura mentre vengono “ammassati” in due ore di un unico pomeriggio perché, come spesso è accaduto, verranno invece liquidati con una breve presentazione del Vicesindaco Giorgi e votati a colpi di maggioranza.
Anche la Conferenza dei Capigruppo abitualmente viene convocata solo un’ora prima del Consiglio umiliando la sua funzione di luogo in cui i lavori si organizzano ( cfr art. 14 del Regolamento Comunale).
Nel 2019 è stato finora convocato un solo Consiglio Comunale il 07 febbraio.
Inoltre, sicuramente per coincidenza e per motivi tecnici, di cui però dovremmo discutere visto il precedente della discussione del Bilancio, ci sono stati dei problemi di diretta streaming e di registrazione dei “video delle sedute” già a partire dall’estate scorsa durante i lavori del Regolamento Urbanistico.
Non risulta che tutt’oggi tali problemi siano stati risolti.
Per non parlare delle Commissioni Consigliari convocate dai Presidenti solo all’occorrenza di alcuni atti proposti dalla (o necessari per la) Giunta.
Esemplificativo è il lavoro della Terza Commissione Consigliare, competente nelle materie di Cultura, Servizi Educativi, Decentramento, tematiche giovanili, di cui si è persa traccia visto che l’ultima convocazione risale al novembre del 2017.
Tutto questo è avvilente e irrispettoso della volontà popolare.
Sicuramente in contraddizione con le parole espresse ovunque e con chiunque da codesta classe politica.
Ricordiamo che il “Consiglio Comunale è il parlamento cittadino… Eletto direttamente…
L’attività del Consiglio è così detta di indirizzo e di controllo, cioè riguarda l’assunzione di tutte quelle scelte di carattere generale che sono necessarie al fine di una buona amministrazione. Si tratta di decisioni adottate con atti generali come per prima cosa lo Statuto, cioè la “Carta Costituzionale del Comune”, quell’importante legge che traccia le linee fondamentali dell’Ente Locale nell’esercizio della sua piena Autonomia”.
Ripetiamo quindi che la misura è colma e che sarebbe quantomeno opportuna – specie nell’imminenza delle elezioni – una assunzione di responsabilità da parte dell’attuale maggioranza per aver depresso il dibattito democratico.
Scusarsi a parole non sarebbe sufficiente ma comunque potrebbe essere l’indizio di una presa di coscienza che l’arroganza dei numeri ha finora sempre evitato.
Speriamo che tutti i gruppi presenti in Consiglio, di maggioranza e di opposizione, aderiscano a questo ultimo appello al rispetto degli organi democratici.
Sarebbe una piacevole ed inaspettata sorpresa ma soprattutto restituirebbe un minimo di dignità dopo l’oblio democratico di questi ultimi anni.
In fede
Giulia Bambi
Chiara De Lucia
Erica Franchi
L’articolo su La Nazione
Come anticipato, sull’argomento è stato inoltre pubblicato un articolo su La Nazione oggi, 19 marzo:
L’intervento di Chiara De Lucia
Chiara De Lucia ha inoltre espresso di recente, su Facebook, il suo forte dissenso nei confronti dell’operato della maggioranza: