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Chiara De Lucia

La DELEGA che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Tutto è compiuto (o quasi)
La Giunta è fatta (a parte le deleghe)
La maggioranza è compatta (anche se sembra una partita a poker)
Perché ora questa “brutta nota” del braccio di ferro tra PD e Italia Viva? (non sono già al Governo insieme? Non erano la stessa cosa fino a poco tempo fa?)
Via, su, risolviamola che è passato un mese e qui c’è da amministrare una Regione e governare processi.
Troviamo “la quadra” oltre che la “squadra”
D’altronde si può tirare un respiro di sollievo visto il pericolo “scampato”.
Inoltre le poche notizie filtrate già da primavera erano:
– Monni e Spinelli in giunta (un bene, in quanto due donne piene di esperienza e valore a cui va il nostro buon lavoro)
– Merlotti consigliere regionale.
“il Giani farà tutto ciò che serve per far rientrare Merlotti in quanto la loro amicizia va avanti da anni” (poco importa come abbia agito e come si sia comportato in questi anni come segretario di partito)
– il Rossi in giunta a Signa perché serve essere amministratori per poi candidarsi successivamente in qualche “vicenda” prossima che miri all’Europa.
Tutto ciò che doveva essere è stato.
Mi auguro che questa partita (durata sin troppo) si chiuda che di preoccupazioni ne abbiamo già tante (Azzolina su La7 ne è un esempio).
Per fortuna a livello nazionale la leadership è indiscussa e il Governo efficiente (fa comunicazioni chiare e senza ingenerare interpretazioni di ogni tipo).
Le Regioni sono allineate e coperte (vedi De Luca e la Campania) e il Presidente del Consiglio “non governa con il favore delle tenebre” (anche se poi occupa quel ruolo perché era sintesi di una coalizione con “l’Uomo Nero”) e seppur solo in una stanza, la sua, parla a reti unificate indossando la mascherina per solidarietà e sensibilizzazione nei confronti del suo Paese (durante il lock down, in piena pandemia mai accaduto…Sarà stato Casalino a suggerirlo ora per alleggerire la tensione e creare con-divisione).
Ps. Immaginavo la democrazia fatta di coscienza, libertà, partecipazione e meritocrazia.
Non credevo si reggesse con la paura, le prese di giro, le amicizie, i legami e gli accordi di potere
Ma il problema è tutto mio naturalmente.
Speriamo ci pensino Ferragni e Fedez a sensibilizzare la collettività e non sono ironica anzi penso che andrà tutto bene…Siamo sulla Buona Strada.
Gli Articolo 31 avevano pronosticato Ambra Prima Donna Presidente nel 2030
A questo punto io me lo auguro!

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La REGIONE che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

In questo periodo molte persone mi hanno cercato per chiedermi quali indicazioni di voto avrebbe dato “Aria che mancava”.
Ci tengo a precisare che essendo Aria una realtà realmente civica e strutturata sul territorio di Scandicci le intenzioni di voto di chi mi è vicino, sono diverse.
Sia sul referendum (meno) sia sulle preferenze da dare in Toscana.
Personalmente al referendum voterò NO e alla Regione votero’ TOSCANA A SINISTRA.
Minimo comun denominatore l’importanza della partecipazione e delle attribuzioni di responsabilità.
Fuori e distanti da “figure appesantite” dal “è sempre andata cosi”.

Ritengo che Fattori e i suoi candidati abbiano costruito una RETE di “MOVIMENTI dal basso” “saltando l’ostacolo” e proponendo un’IDEA di PRESENTE REALE ma soprattutto una PROPOSTA di GOVERNO.

A Firenze ho riscontrato questa qualità anche in GIUDITTA PASOTTO di ORGOGLIO TOSCANA che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita ad accogliere “solitudini” e dare loro risposte concrete e speranze.
Un uragano di entusiamo e creatività. Un’imprenditrice sociale che per crescere abbisogna di Istituzioni “veloci e presenti” e che si candida anche per far sì che non accada più che una buona idea non venga ascoltata.

Molte delle persone di Aria hanno “sposato” le mie considerazione mentre altre, altrettanto vicine, o per sensibilità politica o per scongiurare il pericolo delle destre in Toscana
voteranno GIANI con preferenza per lo più o MONIA MONNI (PD) o per STEFANO PACINOTTI (ITALIA VIVA)

Aria che mancava ha sempre sostenuto la politica fatta da DONNE come Monia Monni.
Alla consigliera MONNI abbiamo riconosciuto l’impegno, la presenza sul territorio e la combattività.
Per quanto ci siano distanze rispetto al PARTITO che rappresenta, ci auguriamo che persone come lei occupino posizioni di rilievo.

Altri voteranno GIANI con preferenza
STEFANO PACINOTTI.
Per mio personale percorso politico è “quasi inconcepibile” che qualcuno di Aria esprima una preferenza per il partito di Renzi,
eppure la preferenza è legata ad un ragazzo che, sbagliate o giuste, ha fatto SCELTE ben precise, nella sua vita pubblica e privata.
Certamente ha scelto il suo destino in maniera consapevole.
Certamente si è messo in gioco.
Deve fare ancora tanta esperienza ma Stefano e’ già sulla buona strada perché si è dimostrato subito un amministratore che ti ascolta e si confronta.

Qualcuno dara’ un VOTO DISGIUNTO
Fattori + Preferenza di cui sopra o al contrario GIANI + Toscana a Sinistra.

Vedremo come andrà.
In bocca al lupo a tutti noi.
Il FUTURO non aspetta.
Buona partecipazione.

Filed Under: Politica locale, Uncategorized Tagged With: aria che mancava, Chiara De Lucia, la regione che mancava

La DONNA che mancava

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Grazie a Gengle e alla sua fondatrice Giuditta Pasotto è stato lanciato www.abiToscana.com, sito in cui poter approfondire la delicatissima questione dell’EMERGENZA ABITATIVA.
Il tema viene affrontato da ogni punto si vista.
Confronto tra offerta e domanda, soluzioni di COABITAZIONE e servizi di supporto e ascolto per qualsiasi persona.
Soluzioni temporanee per chi è disposto a condividere il suo spazio e il suo tempo con persone che hanno le sue stesse esigenze.
Dai genitori single a ogni tipo di solitudine.
In uno scambio costante di collaborazioni fra mercato, privati, enti pubblici ed associazioni che già si occupano del DIRITTO alla RESIDENZA, paradossalmente più negato nei luoghi di alta densità abitativa come le città metropolitane.
L’obiettivo è costituire un’AGENZIA SOCIALE PER LA CASA dove trovare non solo un tetto ma un percorso comunitario che valorizzi le risorse di chi si incontra.
La legge su tale istituto in Toscana esiste già dal lontano 2015 ma per ora è ancora tutto molto fumoso e poco chiaro a riguardo.
Confidiamo che la prossima Legislatura ci dia più soddisfazioni.
La CASA è una questione che deve interessare TUTTI senza distinzione di età, sesso, orientamenti vari, percorsi di vita o di partito
Se si ha un lavoro e si è senza casa presto si finisce per impoverirsi o deprimersi e si cade in povertà sentendosi “esubero” e generando una “spesa pubblica consistente”
Se si ha un tetto (a prezzi congrui alla propria situazione economica) e lo si condivide con altre storie almeno la distanza e l’odio sociale diminuiscono fortemente…e non è poco.
Ringrazio quindi ancora Giuditta Pasotto e GenGle
PS. Attualmente Giuditta è candidata a Firenze nella Lista Civica Orgoglio Toscana
Le auguro il mio più sincero in bocca al lupo perché la politica avrebbe bisogno di donne come lei.
Da una piccola domanda che si è fatta ha generato una comunità che vive, tanto nella rete quanto nell’incontro personale.
Caso più unico che raro tanto da essere studiato e “preso ad esempio” da chi si occupa di “fenomeni sociali”.
Entusiasmo, creatività, risultati.
Progetti che sono più “bigliettino da visita” di qualsiasi “santino o soap opera elettorale”
Sono certa che Giuditta farà bene, qualsiasi sia il suo destino immediato.
In ogni caso per noi sarà un orecchio che ascolterà quello che le mani fremono già di costruire.

https://www.facebook.com/giuditta.pasotto1/posts/10223347017649912

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Fabbri del proprio destino

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2021 by Redazione

Condivido l’analisi del consigliere Bencini Spesso è successo nella scorsa consigliatura ed anzi sono felice di tornare a leggere riflessioni che non posso che condividere. Ricordo che però Farma.net è un argomento scottante anche per il ruolo che le due consigliere del CDA hanno avuto nella campagna elettorale del sindaco per finanziarla e sostenerla (al M5S dovrebbe interessare come il caso “ASSOCIAZIONE IN COMUNE” sia un esempio “azzeccato” per approfondire la SPAZZACORROTTI…) In ogni caso sono scene INAUDITE che dal 2018 sono state particolarmente pesanti. Stupirsene ora è quanto meno singolare. Anche i consiglieri che oggi “hanno deviato” dal volere della maggioranza sapevano benissimo chi era e come si comportava Sandro Fallani anche quando lo hanno comunque sostenuto e con lui sono stati eletti. “Chi la fa la aspetti”. Con calma e in settimana guarderò e ascolterò il Consiglio Comunale (c’ho provato ieri ma l’audio era basso devo concentrarmi di più). Per ora è evidente che le domande che mi sorgono spontanee sono: quanto vale un posto di maggioranza? Quanto Italia Viva resisterà compatta visto che si è spaccata su questo emendamento così importante per democrazia, trasparenza, responsabilità e garanzia? Le altre due consigliere infatti si sono astenute “presumibilmente” per “non mandare sotto la maggioranza”… Difficile credere a distanze politiche con il proprio capogruppo. Mi ricorda qualcosa dell’ex gruppo misto (anche se con “rapporti di genere” invertiti…e non ha portato bene neanche alla storia di chi oggi è ancora nel posto di maggioranza, non solo di chi è andato all’opposizione). In ogni caso Sandro Fallani almeno alla seconda elezione è stato sincero “Come prima, più di prima” Sta certamente onorando la sua promessa elettorale

Qualcuno aveva avvisato che avremmo dovuto viverla come una “minaccia” e non “come un’opportunità”#fabbridelpropriodestino

Buon weekend e a prestissimo

https://www.facebook.com/portavocebencini/posts/2636001756650823

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Il GIORNO che mancava

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2021 by Redazione

Ho aspettato questo GIORNO, molto importante per me e per la mia storia PASSATA e FUTURA, per pubblicare diversi pensieri su cui MEDITO da TEMPO. #ilGIORNOchemancava #ilNONOSTANTEchemancava (ore 17:00) #laCASSANDRAchemancava (ore 21:00)

Accompagnero’ i testi con TRE VIDEO e moltissime CANZONI “perché il momento è ora scordiamoci la paura Scriviamo la memoria diciamola nuda e cruda Sì ma in forma di poesia perché non faccia paura” (NIENTE DA DIRE e l’intero album IL BALLO DELLA VITA dei MANESKIN)

Tre PENSIERI legatI da un unico comun denominatore: il LIBERO ARBITRIO.

OGNI SCELTA CAMBIA IL SINGOLO DESTINO e contemporaneamente anche l’INTERO UNIVERSO (IL PADRONE DELLA FESTA, Niccolò Fabi)

Nel CUORE dI OGNI PERSONA il BENE e il MALE assumono le più svariate forme. Sta a NOI scegliere da che PARTE STARE.

Anche la PANDEMIA che stiamo vivendo è CONSEGUENZA di SCELTE INDIVIDUALI, comunque la si pensi (complottisti o meno) e solo il COINVOLGIMENTO del CUORE può donare CORAGGIO, PAZIENZA e VITA (ANDRÀ TUTTO BENE, LEVANTE)

L’INDIFFERENZA e l’EGOISMO rendono SCHIAVI.L’ARIA OGGI MANCA DAVVERO, ovunque.

Ci scopriamo SIMILI nelle PAURE e nelle SPERANZE ma anche nei CRIMINI.

PROFETICO l’episodio di inizio anno tra PAPA FRANCESCO e la FEDELE asiatica… Probabilmente Francesco sapeva già, come i SERVIZI SEGRETI di OGNI PAESE, di quello che sarebbe accaduto, la donna non so…NESSUNO è più riuscito a rintracciarla e ci sono tanti modi di compiere “ATTENTATI” contro la VITA e certamente Francesco è VITA. E’ un pensiero che mi torna spesso alla mente, sicuramente un’elaborazione mentale dovuta al senno di poi ma altre considerazioni sono più OGGETTIVE.

Non è strano che TUTTI gli STATI hanno visto (o vedranno) COLLASSARE il proprio SISTEMA SANITARIO? Non è particolare che TUTTI gli STATI hanno visto (o vedranno) COLLASSARE le piccole REALTÀ fatte di LAVORO? Non è indicativo che TUTTI gli STATi hanno visto (o vedranno) COLLASSARE i più DEBOLI?

La VANITÀ, Signore e Signori, è il MALE ASSOLUTO e i suoi strumenti sono DENARO, FINANZA, LUSSO, VIZIO, POTERE.

Il TERRORISMO si basa sull’INVISIBILITA’ e noi dobbiamo CERCARE e FARE LUCE partendo innanzi tutto da NOI STESSi.

Ora che SIAMO FERMI usiamo il TEMPO che per fortuna abbiamo per ASCOLTARE, LEGGERE e RIFLETTERE, RINGRAZIANDO la VITA per l’OPPORTUNITA’ che ci offre e CAMBIAMO tutto quello che nel profondo della NOSTRA ANIMA ci toglie il respiro (DIVENTI INVENTI, Niccolò FABI)

https://www.facebook.com/475307642655357/posts/1345718888947557/

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Giornata mondiale contro l’AIDS domenica 1 dicembre 2019

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre 2019 by Redazione

Oggi è la.Giornata Internazionale per la lotta al virus dell’HIV e all’Aids.
La campagna di sensibilizzazione fatta dalla Lila nella città metropolitana è riuscita a riportare la questione nel dibattito odierno su una malattia che sembra debellata e che invece coinvolge ancora troppe persone.
È una questione di politiche giovanili, di cultura, di stile di vita oltre che di salute.
Grazie alla collaborazione con Farma.net nel 2016 siamo riusciti negli anni, e ancora oggi, a mettere a disposizione le farmacie comunali (in particolare quella di via monti) per offrire la possibilità un test salivare gratuito preceduto e seguito da un colloquio di conoscenza e approfondimento.
L’affluenza è stata alta e di vario tipo.
Molto partecipato anche ogni incontro organizzato con i giovani che, al contrario di quanto si pensi, necessitano di un’attenzione costante soprattutto in ciò che riguarda il concetto di RISPETTO per se stessi e per gli altri.
Ecco il senso di legare questa giornata al 25 novembre (Giornata Internazionale contro la Violenza alle Donne). Ci si ammala se non ci si rispetta. La chiave è semplice e sempre la stessa “non fare al prossimo tuo quello che non faresti a te stesso”.
Lo Stato ad ogni livello deve assumersi la responsabilità di ristabilire un equilibrio, di “non partecipare indirettamente e senza controllo” alle stragi silenziose che ogni solitudine rischia in assenza di comunità.
Non solo è giusto perché la tutela di ogni individuo dovrebbe essere la vocazione dell’intera comunità ma anche solo semplicemente perché prevenire costa meno che curare.
Bisogna però proseguire nell’educazione oltre l’eventistica. Di qui il ringraziamento alle associazioni che quotidianamente sono al fianco dei più deboli e spesso colmano le assenze di una politica fatta di spot e giornate internazionali.
Si può fare, con poco, molto più di così.
È ora di accorgersene.
“Ciò che mi riguarda, ti riguarda come ciò che lo riguarda ti riguarda se siamo incatenati tutti insieme alla stessa bomba”.
Un pensiero, in particolare, a Maximiliano.

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#Nonènormalechesianormale

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2019 by Redazione

“Non è normale che sia normale”

La questione femminile è derimente.
Credo fermamente che ogni momento dedicato ai diritti delle donne sia un’occasione per l’intera comunità, soprattutto per quella più fragile o più giovane.
Non è un caso che ovunque le donne, i poveri e i giovani siano il nucleo preponderante dell’astensionismo in quanto abbandonati dallo Stato, dal Pubblico che dovrebbe invece proteggerli e offrire loro opportunità, un concetto completamente differente dal pietismo e dall’assistenzialismo a cui siamo abituati in questo Paese a tutti i livelli.
Spesso, infatti, ci si sente abbandonati e quindi in trappola.
Bisognerebbe che le denunce avessero effetti immediati e che non si aspettasse come “prova di reato” il verificarsi di una tragedia.
Non si può lasciare nessuno alla mercé del proprio carnefice.
Noto è l’impegno dell’Onorevole Carfagna a riguardo. In questi giorni in particolare sta conducendo una battaglia “rivoluzionaria” per la sua semplicità. Violare una “restrizione” deve costituire una flagranza di reato, senza alcuna interpretazione. Non si può far vivere le persone nella paura, nel terrore costante per di più costatando che questo sistema miete vittime perché si aziona spesso quando ormai è troppo tardi. (https://alleyoop.ilsole24ore.com/2019/11/22/carfagna-fondi-ritardi-la-lotta-alla-violenza-le-donne-la-strada-lunga/)
Ogni atto violento che viene giustificato seppur parzialmente (“il famoso se l’è cercata”) ne genera molti altri per emulazione.
La violenza sta assumendo le più crudeli forme, (fisica, verbale, psicologica, economica, tecnologica, etc.) spesso perpetuate quotidianamente, in strada ma anche nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, al fine di rendere la persona vittima di violenza “ancella e schiava” dell’orrore e della paura 
Sottile è diventata la violenza e ancor di più la sua giustificazione che si annida nei “tentacoli” di un perbenismo bigotto e pericoloso e in una “legge che non protegge”
È quindi un percorso collettivo e di lungo periodo – politico, culturale, istituzionale e legale – che coinvolge ogni parte del sé (individuo, famiglia, scuola, comunità e Stato).
C’è molto lavoro da fare, molta fatica ma non si può più restare immobili di fronte alla crudeltà dei nostri tempi.
“Non è normale che sia normale (la Poesia sfida il femminicidio)  #femminicidio #canzone” https://youtu.be/Jq20gRdhlgI

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LaPariOpportunità che mancava

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2019 by Redazione

Un racconto di violenza e omertà, consenso e sciacallaggio ma soprattutto di speranza.

Ieri tre eventi, all’apparenza molto distanti, mi hanno davvero distrutta, fatto male, chi mi ha visto o ascoltato lo sa. Prima la rabbia – ho addirittura urlato per sfogarmi – e poi il pianto, per fortuna intervallato dal lavoro e da persone care.
Il mio evidente turbamento,  ha fatto venire gli occhi lucidi ad almeno  tre dei miei interlocutori.
Bisogna tornare UMANI.
C’è bisogno di scegliere cosa essere.
Se si continua  a “guardare solo al proprio giardino”  troppi bambini, donne e uomini ne resteranno schiacciati.
Abbiamo tutti la responsabilità del prossimo.
Dobbiamo essere consapevoli che ogni scelta determina echi inimmaginabili, sia nel bene che nel male. Ed oggi il mio vaso è traboccato perché ho visto troppo male.

PRIMO ATTO

Tutto è iniziato quando a Piazza Pulita ho ascoltato il monologo del giornalista Stefano Massini che riguardava la neonata trovata morta a  Campi Bisenzio, a pochi chilometri da qui. Ciò che ho trovato assurdo e a tratti destabilizzante è stato il presupposto che tutti si sarebbero posti la domanda sull’etnia della bambina che presupponevano certamente “straniera” tanto da intitolare il servizio “il razzismo che è in me”.
L’esigenza del NEMICO altro da noi.
Questo taglio mi ha sconcertata. 
Neanche nell’anticamera del cervello mi sono posta codesta domanda e sono fortemente scettica rispetto a questa “narrazione” perché, sarà una fortuna,  nessuna delle persone con cui ne ho parlato si è posto o mi ha posto “la questione”. La bimba, sua madre, i farmacisti, la vita che nasce per sprofondare nel buio. Ecco di cosa abbiamo parlato.
Non nell’altro si annida il nemico ma nel proprio IO.
 
SECONDO ATTO

Articolo de La Nazione e notizia dell’intitolazione della Panchina Rossa a Stella in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Certamente è un gesto importante, denso di significato e apprezzo il programma dell’Amministrazione anche perché molte delle iniziative promosse le ho fortemente volute.
Il rapporto con l’Arma dei Carabinieri e la fortuna di avere qui a Scandicci “Una stanza tutta per sé” (progetto completamente dedicato alle donne che ho presentato sia da consigliera che da volontaria della Cdp di Vingone), il legame con la Lila e con le Farmacie Comunali per la lotta all’Aids sono state iniziative che ogni anno mi hanno lasciato molto. Vi invito quindi a partecipare e mi permetto di consigliare di aggiungere anche la visione del film L’Affido, proiettato dall’Associazione Amici del Cabiria,  sempre attenta e sensibile nel dedicare a questa giornata un proprio lunedì, quest’anno in collaborazione con Artemisia (https://www.amicidelcabiria.it/la-febbre-del-lunedi-sera/item/263-l-affido).
Vi chiederete a questo punto, sempre se ci siete ancora, allora cosa c’è che non va?
Un retroscena che si trascina da troppo tempo.
Stella è sepolta presso il cimitero di San Colombano anche se, per suo credo, dovrebbe essere cremata. L’Assessore Capitani si era molto prodigata per capire cosa dover fare per rispettare ilsuo Aldilà. Pare che ci voglia l’autorizzazione del parente più prossimo, quindi quella del marito, del suo assassino.
Oltre la vita anche l’eternita’ si inchina alla violenza.
Ho r.iproposto spesso questo tema fra il 2018 e il 2019. L’ho volutamente tenuto fuori dalla campagna elettorale (non ho nulla da.guadagnare ormai, potete credermi) e trattato nelle commissioni.
Avevo proposto un evento a settembre 2018 per la riapertura delle scuole dal titolo “dal muro di Sofia al Cielo di Stella” ma secondo l’Amministrazione non era il caso.
Poi proprio durante la Commissione che “approvava” le Panchine Rosse come simbolo della lotta in città al femminicidio da.inaugurarsi in.occasione dell’8 marzo, quindi tra gennaio e febbraio 2019,  quando le consigliere Bambi e Franchi hanno chiesto notizie a riguardo sono state praticamente “aggredite e accusate di sciacallaggio”. Consiglio la lettura delle sbobinature.
Ma l’apice l’ho toccato ieri quando una persona che ho sempre creduto “in prima linea” su queste questioni (sono così delusa che preferisco rimanga innominata) quando le ho chiesto di occuparsene, dopo avermi fatto due o tre domande ha concluso dicendo “pensiamo alle vive e non alle.morte”.
Ci si è fermati alle celebrazioni e all’eventistica    La mancanza di interesse e di investimenti per progetti di autodeterminazione delle donne sono stati i motivi della mia dimissione.
Un passo in avanti però poi c’è stato. Sotto la Presidente D’Andrea il Sindaco è stato più presente nelle iniziative e sono state finanche concesse delle spese di rappresentanza., più o meno durante il periodo della campagna elettorale.
Bene, un altro risultato ottenuto, seppur in differita, e frutto di una mia battaglia.
Bisogna investire sui DIRITTI sulle UGUALI OPPORTUNITÀ sulla CULTURA DEL RISPETTO.
Sembra scontato.ma proprio non lo è.
Oggi ho visto crollare una colonna per me importante, una persona che ho sempre ascoltato e rispettato.
È stata un’altra pugnalata.
Per fortuna l’altra mia vera COLONNA non crollerà mai perché è roccia, albero e sensibilità. Se si parla di Pari Opportunità a Scandicci non si può che ringraziare per il lavoro svolto Annalisa Scopinaro.

TERZO E ULTIMO ATTO

Dulcis in fundo, dopo aver letto il giornale decido di fare due passi e arrivata nell’area pedonale ho visto  disteso su una panchina un ragazzo. C’erano circa cinque persone che lo stavano osservando oltre me. C’era chi faceva foto/video, chi lo guardava con disprezzo e chi con paura.. Mi sono avvicinata e ho chiesto al ragazzo se si sentisse bene, dopo avermi rassicurato sulle sue condizioni fisiche mi ha detto che non aveva niente da fare né un lavoro o una casa o un amico da perdere. Si è definito solo e disperato.
Gli.ho detto che anche per me non era una giornata semplice e abbiamo preso un caffè e una pasta insieme e poi è andato via. Sono tornata più volte a cercarlo e non c’era più. Non so se semplicemente si è spostato o se quei pochi passi insieme possano averlo alleggerito un po’.
Mi piace pensare di sì.
(Se qualcuno è fan di Massini sappia che era giovane, gradevole all’aspetto, bianco e fiorentino)

È necessario essere responsabili per gli altri perché in questo mondo inumano sempre più spesso la differenza tra noi e l’altro, tra la  bambagia e la disperazione, fra la vita e la morte è un attimo.
Tutto distrugge ciò che è solo e quindi già fragile.
Bisogna davvero “seminare quanto.si spera di raccogliere” e non perdere ancora del tempo prima di capire che “va fatto agli altri solo quello che vorremmo per noi” altrimenti un boomerang sarà li ad attenderci, come uno specchio sulla cima dell’Everest che aspetta qualcuno da riflettere.
Il cammino è lungo ma prosegue
#lottaallesolitudini
#laPrimaveraarrivera’

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Chiara De Lucia risponde a Bruno Tallarico

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2019 by Redazione

Di seguito la risposta di Chiara De Lucia alle recenti polemiche sollevate dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Bruno Tallarico di cui si è parlato oggi su La Nazione.

“La Città Rigirata.

PRIMA PARTE. SVELARE LE OPACITÀ.
A PROPOSITO DELLA NOTIZIA

Ho ricevuto solo ieri nel pomeriggio la mail del candidato del M5Stelle che evidentemente è stata la pezza di appoggio per il comunicato stampa e per il conseguente articolo uscito stamani. Nella fretta è scomparsa anche una mutina!
Mi assumo la totale responsabilità delle mie affermazioni che già in Consiglio Comunale, e quindi in atto pubblico, avevo espresso sull’ambiguità di alcuni consiglieri comunali del M5stelle confermata, in quel contesto, dalla NON partecipazione ad alcuni atti FONDAMENTALI PER LA CITTÀ e proposti dall’Opposizione.
Negli ultimi giorni il dibattito si è sviluppato sulla questione dell’autenticazione delle firme.
L’ambiguità evidentemente esiste e il Movimento tutto la tollera da qualche anno senza prendere dei provvedimenti definitivi. Riporto gli screen di alcune dichiarazioni che attestano quanto ho sostenuto e continuerò a sostenere fino a che non ci sarà trasparenza, perché io mi auguro che chi di dovere si occupi di esprimersi sulla vicenda.

Eh sì, perché non “a causa di” o “per tramite di Chiara De Lucia” ma nel rispetto della visione del Movimento e dei suoi appartenenti e simpatizzanti si sarebbe dovuta chiarire questa situazione.
Quindi procedano pure nei miei confronti. Se il “sacrificio” di uno può portare beneficio collettivo mi metto come sempre a servizio e ormai
sono abituata all’inquisizione e non ne ho paura perché penso, parlo e scrivo con cognizione di causa.

SECONDA PARTE: RIBALTARE LA REALTÀ.
A PROPOSITO DEL DIBATTITO SUI CONTENUTI PROGRAMMATICI

Dopo anni in cui ho ovunque rinnovato la mia stima per il consigliere Valerio Bencini, con la consigliera Bambi abbiamo proposto più di un anno fa (marzo 2018) al Movimento 5 Stelle di affrontare il percorso verso le amministrative insieme (esiste una lettera e uno streaming di una riunione), dato che molti erano gli elementi comuni che ci avevano già portato a confrontarci ed ad elaborare una linea comune. Naturalmente il percorso programmatico avrebbe avuto due sbocchi diversi a seconda del tipo di partecipazione in cui l’elettore si sarebbe riconosciuto. Democrazia diretta voto ai 5 Stelle, democrazia rappresentativa voto alla lista civica ancora da crearsi.
Non abbiamo ricevuto risposte, non siamo state ricevute, non ne hanno neanche voluto parlare.
Noi siamo ancora disponibili in questi giorni e in futuro a confrontarci ovunque e con chiunque, ed anzi abbiamo invitato associazioni, testate giornalistiche e formazioni partitiche ad organizzare assemblee e dibattiti, perché noi ci saremo volentieri ed anzi non vediamo l’ora di confrontarci sulla città.

TERZA PARTE: LA MACCHINA DEL FANGO
A PROPOSITO DI CHIACCHIERICCI

Ci tengo a questo punto a ricordare che gli unici due dibattiti finora svoltisi in città sono stati promossi da Aria che Mancava. Il primo è stato il Tè delle Cinque presso il bar Mario dove siamo state snobbate dalle altre forze politiche al netto di Alessandra Bencini, che ancora ringrazio. Gli altri hanno preferito “non darci visibilità” e non “mischiarsi con noi”.
Il secondo, ufficiale, tra i candidati a sindaco si è svolto il 9 marzo in Piazza Matteotti alla presentazione della mia candidatura e della Lista Civica Aria che Mancava, presenti Tallarico e Batistini in cui si è abbondantemente parlato di programmi e città.
In quell’occasione, ad esempio, c’è stata un’altra ambiguità. Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto ad alcuni miei candidati in Aria che Mancava di abbandonare me per andare con loro. Non ne ho certo fatto un comunicato anche se mi ha certamente “mostrato” un volto del Movimento che non avevo immaginato.
E ancora tutte le allusioni ai “non sai con chi ti sei messo”, ai commenti spasmodici sui i miei finanziamenti fatti su Facebook, sulla terrazza del Comune o al Cimitero mentre si celebrano i nostri caduti… Beh, se avessi voluto fare una propaganda spicciola avrei già urlato allo scandalo.
Ne scrivo oggi solo perché la Macchina del Fango si è attivata, coinvolgendo molte persone e diversi partiti nei più vari e fantasiosi modi.
È il sistema dei partiti che rifiuta la libertà, che cerca di intimidire, di calunniare, di ribaltare la realtà per avere visibilità.
Come nel Barbiere di Siviglia è l’ultima cartuccia da spendere.
Ma inutilmente perché alla fine la Luce vince sempre sul Buio.”

Chiara De Lucia


Ecco l’articolo apparso su La Nazione:

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La lista Aria che mancava ufficialmente candidata a Scandicci

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2019 by Redazione

Dopo i controlli di rito previsti per la presentazione delle liste, possiamo ufficialmente annunciare la candidatura della Lista Civica Aria che mancava alle elezioni amministrative di Scandicci.

Dopo essere stata eletta nel 2014 tra le fila del PD, Chiara De Lucia esce dal partito nel 2017 in ragione di una diversità di vedute inerente il referendum costituzionale (nel quale si adoperò per il no), ed entra in opposizione nel 2018 per il caso Leroy Merlin e per la sua differente idea di come l’amministrazione dovrebbe soddisfare le richieste dei cittadini.

Contro tutto e contro tutti la De Lucia decide di impegnarsi in un percorso civico di ascolto dei cittadini, costellato da iniziative quali Flussi non perimetri, Il tè delle 5, la creazione del sito Aria che mancava, i concorsi letterari Urbanità Tentacolare, il Questionario per i cittadini e il foto racconto “The Bride’s Recall”. Alla luce dei forti riscontri ottenuti da parte della cittadinanza, decide di candidarsi alle prossime elezioni amministrative con una lista civica al femminile, avendo l’obiettivo primario di scardinare lo status quo e permettere un salutare ricambio della classe dirigente.

Riguardo alle difficoltà incontrate nel percorso Chiara De Lucia ha dichiarato: “Violenta è stata la reazione del sistema, in tutte le sue anime, dal centrodestra al centrosinistra passando per il Movimento 5 Stelle e Scandicci a Sinistra, basti pensare allo scandalo dell’ultimo consiglio comunale, in cui è stata impedita la discussione delle mozioni poiché la maggioranza ha sfilato via le tessere facendo venir meno il numero legale. Particolarmente curioso è poi il comportamento ambiguo di alcuni membri del Movimento 5 Stelle, che in più di un’occasione sono apparsi volenterosi di aiutare altri partiti”.

Ogni qual volta Chiara De Lucia ha cercato di denunciare storture e connivenze della politica scandiccese, è stata, allo scopo di silenziarla, accusata strumentalmente di fare sterili polemiche: la tipica reazione di chi ha paura di essere smascherato. Al contrario l’elemento propositivo è fortemente presente nell’intero percorso di Aria che mancava, come testimoniano le numerose firme raccolte da persone sconosciute che hanno sottoscritto con entusiasmo l’alternativa e le proposte concrete che caratterizzano la lista.

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Filed Under: Politica locale Tagged With: Chiara De Lucia, elezioni amministrative, scandicci, video

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