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urbanistica

Leroy Merlin: Giorgi frena, De Lucia manda un messaggio alla multinazionale

Caso Leroy Merlin: Chiara De Lucia torna sulla questione e parla direttamente alla multinazionale

3 Gennaio 2019 by Redazione

L'articolo sul caso Leroy Merlin
L’articolo sul caso Leroy Merlin pubblicato il 3 gennaio su La Nazione

Di Chiara De Lucia

Giorgi frena: «La cosa è per noi almeno sospesa». Parla la fonte più autorevole di questa Amministrazione, non dicendo nulla.
Siamo grati al consigliere Bencini per essere riuscito laddove tutti i nostri tentativi da giugno in poi sono stati vani.
Approfittiamo dunque della risposta sibillina per fare domande specifiche. Analizziamo il linguaggio.
Frena. Temporeggia. Rallenta casomai annulla. Per noi? Noi chi? Noi dell’Amministrazione, noi del Partito Democratico, noi della maggioranza?
E gli altri invece? Gli altri chi, poi? Gli altri Firenze?
La Firenze che propone la Moschea e viene criticata in nome di un percorso di partecipazione che poi viene tradito e rinnegato per un centro commerciale di grande distribuzione.
Senza contare che, tecnicamente, è impossibile che il progetto vincitore del percorso di partecipazione dell’Ex Gonzaga possa essere compatibile con una destinazione diversa rispetto a quella prevista, turistico ricettiva… A livello di traffico, come di rifiuti.
Dov’è quindi la lungimiranza di una progettazione condivisa fra Firenze e Scandicci? Dov’è la rivoluzione della tramvia? Sprecare quell’area significa sprecare il parcheggio scambiatore, le eccellenze sanitarie dell’area, il fascino e la storia di Firenze e quant’altro. E dov’è la città metropolitana?
Ha davvero “perso la città”.
Tornando a noi, «almeno sospesa» mi suona come “parzialmente accolta”. A cosa si sospende? Quali sono le variabili?
Anche a febbraio la vicenda era stata “sospesa” in vista della conclusione del bando (o forse e più probabilmente in vista delle elezioni), ma ora cosa o chi, noi o gli altri, stiamo aspettando?
La volontà di chi? Chi decide per la mia città?
Cosa ne pensano il Sindaco, il Vicesindaco e tutti coloro che siedono in Consiglio Comunale? E il Partito Democratico e le forze di maggioranza? E cosa prevede il loro programma?
Occorrono risposte precise e impegni. Chiarezza di visione.
Non sospensioni e questioni parzialmente accolte.
Qui si deve prendere una posizione seria e netta.
È una questione di valori, di cittadinanza. Dobbiamo scegliere chi essere e dobbiamo essere chiari con la parte privata.
Ritengo un fallimento il mancato coordinamento fra la multinazionale francese e l’Amministrazione della città.
Essendo un argomento fondamentale per l’identità di Scandicci certe dichiarazioni non onorano la dignità di questa battaglia.
Io, per quel poco che ho potuto, tramite due studentesse universitarie che mi hanno intervistato sulla questione, ho mandato questo messaggio alla nota azienda leader nel settore del “fai da te” (naturalmente specificando che gradirei un incontro di persona per approfondire):

Abbandonare il progetto su Scandicci stabilendo un prezzo di vendita che sia adeguato per avere un profitto ma non vessatorio per la città, in maniera da sperare in qualcuno che creda nell’enorme potenziale di quell’area. Fino a 7 milioni conviene ricomprarla (è stata venduta a meno di 5 milioni).
Differenziare l’investimento per aumentare il profitto. Avendo acquistato a poco potrebbe convenire costruire i servizi che mancano a Scandicci:
1. Un Palazzetto degno delle eccellenze della città, che possa ospitare anche concerti ed eventi da tutta Italia (parcheggio scambiatore) costruito a moduli (per tutte le associazioni) circondato dal verde.
2. Del verde pubblico attrezzato (spazi di condivisione).
3. Abitazioni solidali.
4. Spazi per le associazioni.
5. Spazi per il turismo sanitario con costruzioni accessibili e prezzo calmierato.
6. La nuova sede dell’Humanitas.
7. Le camere ardenti.

Ho proposto quel che vorrei. Come in una delle città marinare… Preferire i flussi non i perimetri.
Speriamo che il dibattito “costringa” le persone ad assumersi le proprie responsabilità.

Chiara De Lucia

Filed Under: Politica locale Tagged With: Chiara De Lucia, leroy merlin, san giusto, scandicci, urbanistica

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